"Fresco di stampa": Alfredo Rienzi, "Sull'improvviso", Arcipelago itaca Edizioni, 2021


Sono il punto sul bordo
della pagina, non il sostantivo
o il tratto rosso spesso
che lo sottolinea, non la chiosa:
il punto.
Non posso essere cancellato
che dal fuoco.

*

Sottili i confini tra le stagioni:
quasi senza preavviso
si passa da una all’altra:
minime tracce sperse
nel soffio tramontàno
segnano la primavera e la morte.

*

Questa luce che ora
torna a crescere
dove la deporremo
spenti gli occhi in una notte a dicembre?

c’è stato tempo per disporsi, dici
verso il giusto angolo d’occidente

è che il tempo non è mai quello giusto
e le partenze hanno il suono ottuso
della frana che coglie all’improvviso

*

Attesa degli invisibili

Siete la mia ossessione
cinguettii, trilli, fischi
alfabeti brevi e indimostrati
voci che non vestite corpo

né ala nell’estate tra il fogliame
ma io ho dell’autunno la pazienza
e aspetterò il ramo denudato,
del raggio la pendenza esatta

sarà improvviso all’occhio
l’apparire, e breve.

*

Volarono i nibbi sulla Luna:
non casuale fu la scelta del campo
di battaglia: i riti della luce
e della sua mancanza non richiesero
inutile spargimento di sangue:
ché quello sarà esclusivo affar nostro

*

La nostra vita ha molte vite dentro
tu le chiami stagioni
Arnd dice di satelliti e pianeti
e che sono piovute molte stelle
la scorsa notte, ma conosciamo noi
l’allegoria e ci atterremo a quella
con-siderando l’oro sceso in terra
senza cercare il luogo dell’impatto.

*

C’è nel silenzio ogni voce ogni suono
possibile: il bianco che si disfa
nell’iride, molecole-galassie
che ronzano, uova incerte se aprirsi
o indugiare nel loro simbolismo

ci sono nel silenzio
gli elementi al precipitarsi nudi
nei loro mulinelli
i canti di meduse e di sterne

poi l’infinita serie delle favole
quei loro finali mai ascoltati

*

Alfredo Rienzi (1959) ha pubblicato diversi volumi di poesia, da Contemplando segni, in 7 poeti del Premio Montale (Scheiwiller, 1993) fino al recente Partenze e promesse. Presagi (puntoacapo, 2019). I primi volumi sono in parte confluiti ne La parola postuma. Antologia e inediti, opera vincitrice del Premio Fiera dell’Editoria di Poesia (puntoacapo, 2011).





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