Mauro Macario, "L'opera nuda", puntoacapo Editrice, 2021. Segnalazione di Fabrizio Bregoli


C’è qualcuno là fuori?

Vorrei cadere dall’alto di un verso maestoso
e farmi male davanti a tutti
con la testa spaccata e le vertebre incrinate
il sangue che fluisce
la paura di morire
e gli eroismi in poesia che non servono più a niente
affinché i poeti sappiano che siamo di carne e ossa
che abbiamo mal di pancia e cataratte
orecchie da siringare e culi brucianti
l’essere sublime in odore di santità
è un poveretto che reclama un cielo abitato
un oceano capovolto senza pani né pesci
l’essere sublime non confessa le sue miserie
al calar della notte stura le sue abiezioni
poi scrive con gli occhi rivolti alla trascendenza
giurando fedeltà alla santa croce di un prelato
i poeti non leggono i libri dei poeti
sbuffano ridacchiano li buttano
o li seppelliscono vivi nella loro sindone di cellophane
ligi alla cerimonia funebre del silenzio
pop star in un’arena solitaria si guardano l’ombelico
perché alla poesia basta un lettore in tutto il mondo
dicono
eppure li sognano ad occhi aperti quei clamori
strapparsi le mutande e gettarle alle ragazze
non le avranno né da vivi né da morti
tedofori della purezza balsamica depongono
sull’altare del verso virginale un poema di redenzione
e vanno in vacanza in un convento meditativo
così castigato da non esserci neanche la luce interiore
se solo riciclassero dalle discariche dell’impudicizia
le deliziose nefandezze che rigettano come materia impoetica
scriverebbero opere immortali
perché secondo un antico detto taoista
nel meno è il più.

*

Biglietto d'addio

Un tempo ti dissi
che ricordare
è far morire di meno
ora ti dico
che dimenticare
è non essere mai nati.


*

Mauro Macario (S. Margherita Ligure 1947) ha pubblicato i volumi di poesia: Le ali della jena (Lubrina, Bergamo 1990); Crimini naturali (Book, Ro Ferrarese 1992); Cantico della resa mortale (ivi 1994); Il destino di essere altrove (Campanotto, Pasian di Prato 2003); Silenzio a occidente (Liberodiscrivere, Genova 2007); La screanza (ivi 2012, Premio E. Montale Fuori di Casa 2012); Metà di niente (puntoacapo Editrice, Pasturana 2014, Premio Lerici Pea 2015, II posto ai Premi S. Domenichino 2015 e Alda Merini 2016). Del 2017 è l’antologia Le trame del disincanto. Tutte le poesie 1990-2017 (puntoacapo) e del 2020 la raccolta Alphaville (ivi). In traduzione francese ha pubblicato La Débâcle des bonnes intentions (La rumeur libre, Vareiles 2016). Ha scritto la biografia del padre, Macario un comico caduto dalla luna (Baldini&Castoldi, Milano 1998) e Macario mio padre (Campanotto, Pasian di Prato 2007). Del 2004 è il romanzo Ballerina di fila (Aliberti, Reggio Emilia), ripubblicato da puntoacapo nel 2021.





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