Nadia Agustoni, "[la casa è nera]", Vydia editore, 2021

nella terra non arata
l'asse di legno a chiudere la casa
ricorda il mancare dei vivi
i lavandini bianchi –

la luce di questi giorni
per conoscere le ossa
scava dove la talpa
è il suo ricordo

e un tempo di polvere
va nel cielo, perché parli
qualunque voce
qualunque io.

*

vegli sul latte sul volto che non cade
là nel sonno arrivano volpi
chiedono lune

ma la morte ricomincia
e indifeso il vero
scrive i suoi fiori

*

Nadia Agustoni (1964) scrive poesie e saggi. Suoi testi sono apparsi su riviste, antologie, lit-blog. Del 2021 è [la casa è nera] , Vydia editore, del 2020 è Gli alberi bianchi Gialla Oro Pordenonelegge-Lietocolle, del 2017 è I Necrologi La Camera Verde, del 2016 è Racconto Aragno, del 2015 Lettere della fine Vydia editore – premio ex equo Bologna in Lettere Interferenze 2017, e la silloge [Mittente sconosciuto] Isola Edizionidel 2013 è il libro-poemetto Il mondo nelle cose (LietoColle). Una silloge di testi poetici è presente nell’almanacco di poesia Quadernario (LietoColle 2014). Nel 2011 sono usciti Il peso di pianura ancora per LietoColle, Il giorno era luce, per i tipi del Pulcinoelefante, e la plaquette Le parole non salvano le parole, per i libri d’arte di Seregn de la memoria. Del 2009 la raccolta Taccuino nero (Le voci della luna). Altri suoi libri di poesie, usciti per Gazebo, sono: Il libro degli haiku bianchi (2007), Dettato sulla geometria degli spazi (2006), Quaderno di San Francisco (2004), Poesia di corpi e di parole (2002), Icara o dell’aria (1998), Miss blues e altre poesie (1995), Grammatica tempo (1994). Vive a Bergamo.




Nadia Agustoni

Fotografia di Dino Ignani