Monica Messa, "Una pistola al Luna Park", RP Libri, 2024
La bambina di rame e di miele
appende foglie alle orecchie
e si sente una regina.
Ancora non sa che le vespe
ricompensano i fichi con la vita.
*
Inchiodata a una bilancia
o a passo silenzioso e svelto
fra scaffali e lattine
(dove il cielo non tiene il broncio a lungo)
con l’orizzonte portatile nella borsa,
violacciocche nella scollatura,
e un destino di cartapecora in tasca,
mangiava pane e fumo.
*
Sono spezzata.
Spezzata in un punto
a metà della schiena
ho un nido abbandonato
con uova schiuse
e piume insanguinate.
Sono spezzata.
Spezzata in un punto.
*
Troppo grande questo mondo
per le tue mani, bambina,
bastano appena appena per spingere
barchette di giornale.
Un passo, dall’asfalto alla sabbia.
Sorridi in debito di luce,
capelli nuovi di chemio
e il libero arbitrio in una falange.
*
Ho la felicità inceppata
come una pistola al Luna Park
– dieci colpi, cento lire –
era il prezzo della libertà.
Il crepuscolo è caduto
irrimediabilmente
su tutte le cose
e in questa nuova estate
si rintanano le lucciole.
*
Domenica sera all’Eurospin
e Venditti in filodiffusione.
Non so quale sia flagello peggiore.
Madre e figlio indiani col carrello pieno
litigano a monosillabi.
Cerco riparo dal freddo dei frigoriferi
nella corsia cinque.
Aprile è vicino e pure l’ospedale
dove abbiamo lasciato i tuoi polmoni.
Il dolore si fa sentire nuovo.
Crudo e gentile
come una sega sullo sterno.
*
Nel mio paese c’è un binario
e un passaggio a livello fra i ciliegi.
Vengono dalla città
e dai paesi limitrofi
a suicidarsi.
Perché un paese ci vuole,
un paese per morire da soli.
*
Nel mio paese ogni strada
ha un volto e una voce di ottone,
restano vibranti e puri
sulle pietre, la parietaria, i muri,
di questo piccolo cosmo prigione.
È veramente questo
il tempo sognato dai serpenti?
Il parcheggio nero, il monastero,
le case sul ciglio del binario,
l’albicocco cafona oltraggiato
dalle fiamme e dal fango.
Non esiste per me zona franca.
Qui gli alberi
hanno cominciato a resinare.
*
Monica Messa, ha esordito nel 2018 con Poesiole, una raccolta di poesie su vari temi, scritte nell’arco di trent’anni. Ha poi pubblicato Seppie Ripiene – Poesie per poche lire (2018) e Il Logorio della vita moderna (2021). A dicembre 2024 ha pubblicato Una Pistola al Luna Park, Edizioni RP Libri. Ha partecipato a diversi Festival. Alcune poesie sono state pubblicate in blog, riviste cartacee e online, in antologie nazionali e internazionali.
![]() |
La poesia contemporanea in lingua italiana |