Michele Toriaco, quattro poesie inedite

Almanacco feroce Ti rivedo nel giardino fiorito un raggio di sole ti chiede un guizzo ancora lo scatto perfetto del centometrista nella corsa esultante della giovinezza lontana ti chiede di non lasciare deserta la pista ma ora sei solamente il respiro lento dell’erba l’ombra senza risposta degli alberi muti. * Assedio Un’ora si abbatte sulla corrente delle vene rallenta il sangue non ancora spoglio senza capire niente la notte è rimasta in silenzio con passi di spine si inchina all’ostinato gettandogli contro le stelle mentre scompaiono dal cielo: presto l’alba taglierà di nuovo ferite dai profili di case indifferenti. * Nelle linee delle mani Ferma questa immagine, immortale la sete che dimentica tutta l’acqua passata: ecco i giorni acrobati sul filo delle notti, il loro inizio nelle linee delle mani, ogni cosa è silenziosa sul finale, come l’ultima scena che non appartiene alla ruota della fortuna, ma alla terra. * Intuizione attonita Riconti le ore ogni nuovo giorno il loro lento di...