Michele Toriaco, quattro poesie inedite
Almanacco feroce
Ti rivedo nel giardino fiorito
un raggio di sole ti chiede un guizzo ancora
lo scatto perfetto del centometrista
nella corsa esultante della giovinezza lontana
ti chiede di non lasciare deserta la pista
ma ora sei solamente il respiro lento dell’erba
l’ombra senza risposta degli alberi muti.
*
Assedio
Un’ora si abbatte
sulla corrente delle vene
rallenta il sangue non ancora spoglio
senza capire niente
la notte è rimasta in silenzio
con passi di spine si inchina all’ostinato
gettandogli contro le stelle
mentre scompaiono dal cielo:
presto l’alba taglierà di nuovo ferite
dai profili di case indifferenti.
*
Nelle linee delle mani
Ferma questa immagine, immortale la sete
che dimentica tutta l’acqua passata: ecco i giorni
acrobati sul filo delle notti, il loro inizio
nelle linee delle mani, ogni cosa è silenziosa
sul finale, come l’ultima scena
che non appartiene alla ruota della fortuna,
ma alla terra.
*
Intuizione attonita
Riconti
le ore ogni nuovo giorno
il loro lento dissiparsi
su questo dialogo ancora ininterrotto
aspettare il tempo
è la prova del tuo esistere nel presente
e dentro tutte le età scomparse
che non saranno ritrovate.
*
Michele Toriaco [Torremaggiore (Foggia), 1961] è un giornalista, iscritto dal 1990 all’Ordine dei giornalisti della Puglia, e dal 1991 collabora come corrispondente con il quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno. Alla sua attività giornalistica affianca, da alcuni decenni, anche quella letteraria, focalizzando la propria attenzione in particolare sulla Poesia. In questo campo, è presente nell’Atlante dei poeti italiani contemporanei «Ossigeno Nascente», dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Di alcune sue poesie si sono occupati critici e poeti italiani.