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Visualizzazione dei post con l'etichetta Poesia inedita

Rosanna Frattaruolo, finalista Premio Poeti Oggi 2025

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i. educarmi alla sobrietà del dolore non voglio spettatori nel suo esercizio la necessità di sbiadire le tinte disperate addomestica l'urlo sospeso nel laccio Belisle mi ingentilisce il pensiero del glicine in corso Bramante era l'otto aprile la fioritura mi scopriva i denti avevo già le coordinate dello strappo ingresso nove ore sette reparto San Francesco il trolley quasi pronto il pigiama piegato da comprare solo le salviettine antibatteriche ancorarmi alla fragranza viola del qui e ora a ogni diagnosi di dolore che ricevo * Rosanna Frattaruolo . Nel 2017 la sua prima pubblicazione Fragile , edizioni LunaNera. Nel 2021 pubblica la plaquette Le case con gli occhi verdi (Babbomorto edizioni) e nel 2022, a quattro mani con Rosanna Spezzati, Decostruzioni e ricostruzioni - Esercizi allo specchio (RP libri). Nel 2024 la raccolta Fegato in cartolina - je vais te dire un secret viene pubblicata, con note introduttive di A. Bertoni, da Il Convivio. Alcuni dei suoi testi poetici e...

Francesco Buco, finalista Premio Poeti Oggi 2025

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Le carezze Perdonami, se ti ho vissuto con pigrizia se ti ho sciolta nell'acido della routine, perdona se ho viaggiato con la mente per tradirti, vigliacco, restandoti fedele. Perdona i miei ingranaggi, i meccanismi, gli istanti in cui si allentano le viti in casa e fra inquietanti cigolii stappiamo bottiglie molotov per cena - penso a un urlo sotterraneo, qualcosa che striscia nel tunnel delle vene. E ti domando se così non siano state più feroci persino le carezze, o se a volte in certi abbracci abbia nascosto il ringhio di un’indole con la museruola. * Francesco Buco è nato a Viterbo, dove vive, lavora e gioca. Non ha mai pubblicato nessuna raccolta di poesie. Lavora al suo progetto di racconti in versi Alfabeto domestico . La poesia contemporanea in lingua italiana

Francesco Balasso, finalista Premio Poeti Oggi 2025

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il carrello della spesa è un tremore compresso tra cielo e parcheggio: l’estrema orizzontalità del giorno. i rovi a lato strada dicono parole come ora subito adesso ci pensa il sole a trasformarle in quello stato fisico-chimico di cui sono composti i miraggi mi vorrei pensare un’immagine perché la gente ci lasci una dedica sarebbe come dire resto anch’io si va per sognare o sopravvivere, dicevi il piede sullo scalino del regionale è minuscolo ma c’è anche la lavatrice siamo troppo diversi, fatti una vita, dicevi e partivi, come altri morosi amici gnu può capitare che li veda in televisione orde infinite fiumi predatori la città per le vacanze di Pasqua qualcuno torna e non fa primavera mi aggrappo agli ombrelli scordati nei locali, alle tre sedie vuote delle contrade il display della farmacia indica pezzi di numeri digitali: il tempo che non sa contare * Francesco Balasso è nato a Thiene (VI) nel 1986. È laureato in Discipline Artistiche e Archeologiche ed è attualmente docente di Sos...

Angela Anconetani Lioveri, finalista Premio Poeti Oggi 2025

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Tra le scarse cellule di luce  un accento giunge dalla notte - così è l’intonazione che assomma salti mortali e gesti d’abbrivio -  e intanto sbalza dal monte un sentiero   impraticabile per chi vive da sempre  il dramma ancestrale del disarmo. Per elisione è caduto il tuo delirio  rimpiazzato ora da un altro atto guardi in alto, chiedi un segno di prodigio, lo credi possibile un Eden di coraggio: sia chiara la rotta, metta un fermo alla morte. Il tempo infine restituisce l’immagine più nitida di sempre ti chiedi se puoi sopportarla se ognuno davvero possa esserti sodale fosse davvero deflagrato tutto tutto ripartirebbe daccapo ma oggi l’azzurro incasella i brandelli illude i pezzi di una sequenza fatale. * Angela Anconetani Lioveri è nata a Jesi (AN). Dopo la laurea in Filologia Moderna ha insegnato Italiano come seconda lingua a persone migranti. È attualmente docente di Lettere nella scuola secondaria di I grado e scrive articoli di cronaca e cultura. H...

Michele Toriaco, quattro poesie inedite

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Almanacco feroce Ti rivedo nel giardino fiorito un raggio di sole ti chiede un guizzo ancora lo scatto perfetto del centometrista nella corsa esultante della giovinezza lontana ti chiede di non lasciare deserta la pista ma ora sei solamente il respiro lento dell’erba l’ombra senza risposta degli alberi muti. * Assedio Un’ora si abbatte sulla corrente delle vene rallenta il sangue non ancora spoglio senza capire niente la notte è rimasta in silenzio con passi di spine si inchina all’ostinato gettandogli contro le stelle mentre scompaiono dal cielo: presto l’alba taglierà di nuovo ferite dai profili di case indifferenti. * Nelle linee delle mani Ferma questa immagine, immortale la sete che dimentica tutta l’acqua passata: ecco i giorni acrobati sul filo delle notti, il loro inizio nelle linee delle mani, ogni cosa è silenziosa sul finale, come l’ultima scena che non appartiene alla ruota della fortuna, ma alla terra. * Intuizione attonita Riconti le ore ogni nuovo giorno il loro lento di...

Cristiano Vettore, Premio Speciale della Giuria, Premio Poeti Oggi 2025

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Santa Maria del Mare Di tutto rimangono le voci, il luccichìo bronzeo che si attacca alle cose nei giorni assolati d’autunno, le macerie delle nostre guerre perse, la penombra dei corridoi la domenica mattina, la foce di un fiume di cui non ricordiamo il nome, le estati che non vogliono finire, una piuma che si posa sul gilet blu di tua nonna. Il volo di un pavone bianco sopra le auto in coda sulla A4 per Jesolo. Siamo le absidi delle chiese che voltano le spalle al mare nei lidi balneari. * Cristiano Vettore nasce nel 1989 a Venezia, dove vive e lavora. Nel 2017 consegue il Diploma di Laurea di Secondo Livello in "Arti visive e discipline dello spettacolo - Indirizzo Grafica d'Arte e Disegno" presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 2020 è docente di “Discipline Grafiche e Pittoriche” e “Laboratorio artistico” presso il Liceo Artistico Marco Polo di Venezia. Artista poliedrico egli abbraccia, nell’ambito della sua ricerca creativa, diverse modalità di espression...

Maria Consiglia Alvino, Premio Speciale della Giuria, Premio Poeti Oggi 2025

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Le acacie È pieno il giardino di acacie, oscillano gialle nel ventre, tutto odorando come di estate o di domenica. Ne assaggiano le api in mille eucarestie quotidiane, prendete questo pane spezzato per voi e per tutti - Era questa, ricordi, la promessa. È miele anche il tuo corpo consumato, le cicatrici che dentro tessono mille petali, bianchi crisantemi, cartaveline di azzurro increspate. Il tempo, amore, ottunde il cuore e scorrono i giorni negli alveari e gli evi e le galassie e questo sole e le guerre e la pace e me e te allo specchio e in fondo al corridoio a sera tremo piena di acacie che oscillano gialle come una piccola, scurata gioia, una pianta in sgorgo a morire dura, lieve e tersa, una pace di pianura. * Maria Consiglia Alvino è nata ad Avellino nel 1987. È laureata in Filologia, Letterature e Civiltà del Mondo Antico; ha conseguito nel 2017 il dottorato di ricerca in Filologia, con specializzazione in letteratura greca antica, presso le Università di Napoli Federico II e ...

Elena Micheletti, terza classificata Premio Poeti Oggi 2025

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Senza titolo Forse ha ragione chi si attiene al verde e vive pressoché felice. Occhi per guardare, ginocchia per piangere. Le mie amiche mettono al mondo giovani di australopiteco e si dilatano come cornamuse. Io non so niente di tutto questo. Gioco a mosca cieca con la carne viva e ho sogni di carta che fanno sorridere. Forse ha ragione chi si attiene al verde: le foglie hanno mille modi per darsela a gambe, io, per ora, soltanto uno. * Elena Micheletti nasce ad Ancona, il 09/10/1987. Dopo aver conseguito gli studi in Lettere Moderne, presso l’Università di Bologna, inizia a lavorare come docente di scuola secondaria e si dedica maggiormente alla poesia. Nel 2020 pubblica la sua prima raccolta poetica intitolata Coazione a ripetere tramite casa editrice Nulla Die. Attualmente è impegnata in un progetto performativo che unisce la poesia alla produzione di musica elettronica , intitolato “Cassandra”. La poesia contemporanea in lingua italiana

Manuel Lantignotti, cinque poesie inedite

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Mi troveranno con la guardia abbassata. Sarà un lunedì di festa, i sedili pieni di voci, una figlia col tuo stesso soprannome. Mi troveranno, saprò lasciarli andare: i frammenti del tuo sguardo, l’eucalipto e gli uragani dell’indomito mare. * Adeguarsi alle circostanze affidarsi al sole, alle maree e mai capire. Si dica che un senso l’ho voluto cercare o evitare, che invece di esplorare il mondo me lo sono fatto raccontare; ma se un giorno un pensiero incresperà le mie rive, ricorda: due cose le ho sapute fare. Essere un buon amico e amare. * Riposano sul tetto. La foglia che guardavo quando hai parlato al plurale; nella grondaia, quella che copriva la luna e mi hai chiesto di entrare; lì quella che vibrava nel vento quando ti ho stretta, senza respirare. Danzano, fragili momenti di un autunno che se tengo la tua mano, riesco a immaginare. * Cammino con sicurezza. Punto al fiore che cresce nel tuo pensiero, alle labbra rifugio dei nuovi inverni. Sei il paesaggio oltre la vetta, l’aria ...

"Blocchi di partenza": Fabrizio Bregoli legge Andrea Vanotti

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Se mi chiedessero cosa vorrei ereditare da te io risponderei: le piastrelle della tua cucina, le scollerei una ad una per appiccicarmi addosso il tuo odore, ne farei un cappotto per dimostrare alla gente, con orgoglio, che fui tuo nipote. Anche le fotografie, stampate su fogli A4, le appenderei come facevi tu: in buste di plastica, appuntandole sulla mia parete cranica, per non rischiare di perdere un solo ricordo di te. Adesso, che i tuoi capelli biondi di ragazza sono appesi a un capo sempre più inclinato dalla vecchiaia voglio riconoscere, davanti a tutti, che tu sei stata la quota maggioritaria della madre che non ho avuto, il fante in prima linea, solitario davanti agli attacchi della mia adolescenza e almeno uno dei due coglioni di un padre con cui ho testato i miei limiti. * Andrea Vanotti ci propone una poesia in prima persona, di chiaro impianto confessionale, strutturata come monostrofa dal tono monologante, quasi un insieme di considerazioni e riflessioni recitate fra sé e s...

Risultati definitivi Premio Poeti Oggi 2025

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La giuria del Premio Poeti Oggi 2025 formata da Fabrizio Bregoli, Claudia Di Palma, Gabriele Borgna, Annunziata Felice e Luca Bresciani ha definito la seguente classifica relativa ai poeti finalisti selezionati tra i 228 iscritti al concorso. Prima classificata :  Antonella Sica Secondo classificato :  Salvatore Annunziata Terza classificata :  Elena Micheletti Premio Speciale della Giuria : Maria Consiglia Alvino, Cristiano Vettore Finalisti a pari merito: Angela Anconetani Lioveri ,  Francesco Balasso ,  Francesco Buco ,  Rosanna Frattaruolo ,  Michele Lacava ,  Mariangela Leone ,  Donatella Nardin ,  Giampaolo Notarnicola ,  Giovanni Odino ,  Alfredo Rienzi,  Veruska Vertuani Poeti Oggi pubblicherà i testi degli autori menzionati entro l'estate 2025 rispettando l'ordine di classifica. Per i poeti insigniti del Premio Speciale della Giuria e per i Finalisti a pari merito, seguiremo l'ordine alfabetico. I l concorso era r...

Antonella Sica, vincitrice Premio Poeti Oggi 2025

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Sarà un inciampo, una scheggia nel tendine uno schizzo improvviso di lepidotteri cederà la diga degli occhi scivolerò nel fondo amniotico oltre il transito del ventre dissolveranno le radici in quel nodo di tempo si alzerà un piccolo vento l’ultimo bacio sulla fronte sarà un corpo che somiglia a chi ha vissuto la sua vita estranea accanto. * La poesia di Antonella Sica si contraddistingue per l’incisività, la capacità di sintesi, la nitidezza e la efficacia delle immagini impiegate per affrontare il grande tema del passaggio, sempre irrisolto per ciascuno di noi, comunque questo possa essere immaginato. Qui sembra accadere come incidente o lapsus (“inciampo”, “scheggia”, “schizzo”), cedimento in extremis in cui è possibile una regressione al proprio “fondo amniotico”, rinascita quindi nella dissoluzione, annientamento delle proprie radici e restituzione alla terra, al nucleo originario; ma senza nulla di tragico, con composta accettazione, consapevolezza estrema che ciò che avviene in ...

Finalisti Premio Poeti Oggi 2025

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La giuria composta da Fabrizio Bregoli, Claudia Di Palma, Gabriele Borgna, Annunziata Felice e Luca Bresciani ha terminato il proprio lavoro dopo un'attenta valutazione dei 228 testi iscritti al concorso in forma anonima . Siamo lieti di annunciare i nomi dei poeti finalisti della quinta edizione del Premio Poeti Oggi: Angela Anconetani Lioveri , Salvatore Annunziata , Francesco Balasso , Francesco Buco , Maria Consiglia Alvino , Rosanna Frattaruolo , Michele Lacava , Mariangela Leone , Elena Micheletti , Donatella Nardin , Giampaolo Notarnicola , Giovanni Odino , Alfredo Rienzi , Antonella Sica , Veruska Vertuani , Cristiano Vettore . Le opere dei finalisti saranno pubblicate sul blog e sui canali social Poeti Oggi entro l'estate 2025. Il poeta vincitore sarà reso noto nelle prossime settimane attraverso la pubblicazione del testo che ha ottenuto il punteggio più alto attribuito dalla giuria. La poesia sarà corredata dal commento di ogni giudice e avrà una veste grafica raffin...

Igor Giammanco, cinque poesie inedite

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Ma l’inverno anche ha una sua grammatica un ordine un’ipotesi dove la neve è neve la terra umida la sera un millennio. Un altro cielo sarà per altri consolazione, per noi soltanto questo abbandonarsi al tempo al lento cigolio del legno ai passi che si perdono tra queste stanze fredde. * Così restiamo, nella teoria di una finestra, siamo gli occhi e ciò che guardano: le cose che trattengono, quelle che lasciano andare. Il cielo ha una sua geometria ma possiamo immaginarlo curvarsi, guardarci di spalle, come in partenza. * La casa è avvertirne le pareti, la nostra vita di qui. Che respiriamo significa una direzione, una luce semplice. Poter morire doppiamente come stoviglie messe ad asciugare. * La morte erano per te i patti che io stringevo, gli anniversari, fare la spesa, la domenica che si spegneva come una cosa triste. E così temevi i miei occhi quando pesavo ogni parola e desistevo senza uno sfogo, il cielo erano queste poche nuvole una casa un sole un albero disegnati da un bambino...

Valentina Casadei, quattro poesie inedite

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Pazientare nell'incontinenza dei lamenti nell'aggravarsi del mio respiro corto le solitudini che mi sfuggono dalle dita e la ferita visibile che collega i miei poli stagionali di spalle, nell'angolo della classe delle orecchie d'asino sulla nuca Tengo un diario di silenzio * È ritrovarsi sola la donna con una montagna di domande un ritardo assurdo, delle risate terribili è essere raccolta con il cucchiaino il patrimonio della vergogna un materasso impacchettato, delle chiavi ingoiate è salutare la tempesta il pollice alzato sul ciglio della strada una bellezza troppo amata dei parcheggi riservati solo alle famiglie Il mio sogno nelle mani di un’altra * Questo è tutto ciò che i silenzi mi dicono: l'albero che hai piantato crescerà senza di te e se solo il mio grido potesse chiamarti il fantasma diventerebbe ombra benedetta guarigione per seconda intenzione protezione prima di una radiografia Ora, c’è qualcuno che si gode il meglio di te? * Nel fitto delle canne la lu...

Caterina Golia, tre poesie inedite

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Non è più attesa. Se guardo bene non verrà nessuno da dietro il portico se guardo bene quelle scritte sono già sbiadite. Non è più attesa questa fine di una voce, non è mai stata sospesa. È il suono che vorrebbe essere dolce di una voce che si allontana. * Sulle tue braccia nude soffio il mio respiro ma sono troppo distante, allora immagino di essere quella luce così forte che entra dalla tua finestra. * Il tuo un pensiero contaminato lercio di smog cittadino. Cammino e ti sporco pensandoti intanto un cane passo lungo il portico marca il territorio il viso di un uomo si alterna tra le colonne la sigaretta si fa una con la tua immagine sbiadita. * Caterina Golia (Portogruaro, 1999) vive e lavora a Bologna e collabora attivamente con il Centro  Culturale Giacomo Leopardi di Recanati. Da sempre è appassionata di fotografia e scrittura. Alcuni suoi testi inediti sono presenti su siti web e riviste. La poesia contemporanea in lingua italiana

Simone Beghi, cinque poesie inedite

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Agarthi Un uomo guarda la grande giostra azionata dalla mano di un bambino, torna indietro nel tempo diventa suo nonno, manda coordinate per cambiare le sorti di una guerra attraverso detonazioni. Sa di essere lì da qualche anno, prima dell’armistizio, sotto lenzuola di prato e si aggrappa alle gambe di mogli perdute in Toscana. Ma poi, tutto cambia i fantasmi di Agarthi vengono a visitarlo, gli mostrano il complotto sotterraneo, il brivido di uno scettro e riempiono improvvisamente la sua agenda. Non c’è più spazio per altro: addio Toscana, addio moglie, si parte sul treno transiberiano al lavoro, nel buco ghiacciato di promesse e prodigi di eternità, di significato, abbagli dorati ai confini del mondo. Una riga di lacrime gli corre sul viso in distanza l’uomo ha paura, sui peli bianchi indossa la maschera dei viventi e la noia di chi non oggi, non domani non potendo vivere  non è morto mai.  * La precisione di una frase Sotto una scala, il rabbino parlò delle cose che separa...