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Visualizzazione dei post con l'etichetta Poesia inedita

Antonella Sica, seconda classificata Premio Poeti Oggi 2024

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Un poco di vento addolcisce la sera dilaniata dai cani che si chiamano da ogni giardino il canto ipnotico di un muezzin taglia la velina del cielo in controcanto alle campane dell'ultima messa al piano di sotto sbranano la carcassa di un amore il bambino sul balcone fa volare Superman come una mosca ogni cosa rapace che scuce. * Antonella Sica , laureata in Lettere Moderne, è regista e manager culturale in ambito cinematografico. Nel 2016 pubblica Fragile al mondo (Prospero Editore) e nel 2017 La memoria del corpo (Rayuela Edizioni). Il suo ultimo libro è L'ira notturna di Penelope (Prospero Editore, 2022). La poesia contemporanea in lingua italiana

Risultati definitivi Premio Poeti Oggi 2024

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La giuria del Premio Poeti Oggi 2024 formata da Claudia Di Palma, Gabriele Borgna, Annunziata Felice e Luca Bresciani, ha definito la seguente classifica relativa ai poeti finalisti selezionati tra i 198 iscritti al concorso. Prima classificata : Maria Consiglia Alvino Seconda classificata : Antonella Sica Terza classificata : Lucia Marilena Ingranata Premio Speciale della Giuria : Anna Salvini, Giancarlo Stoccoro, Giulia Tosti Finalisti a pari merito: Francesco Buco, Valentina Ciurleo, Loriana d'Ari, Valentina Demuro, Danila Di Croce, Silvia Giacomini, Elena Micheletti, Elisabetta Liberatore, Grazia Procino, Filippo Ticozzi, Lucio Toma Poeti Oggi pubblicherà i testi degli autori menzionati entro l'estate 2024 rispettando l'ordine di classifica. Per i poeti insigniti del Premio Speciale della Giuria e per i Finalisti a pari merito, seguiremo l'ordine alfabetico. I l concorso era rivolto a tutti i poeti italiani e stranieri e si articolava in un’unica sezione: poesia ine

Maria Consiglia Alvino, vincitrice Premio Poeti Oggi 2024

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Persefone C’è un silenzio che canta, un varco di alba nel niente. Svettano aspri i cipressi, fusi di nero in cieli di altro. C’è una bambina e corre, ride a grani di sole, mi chiama.     -  Contiamo gli ordini delle stelle,        guarda Arturo saettante,        non ti mancheranno le querce,        i tronchi bruniti di terra,        ogni umana grandezza,        le altalene binarie dei giorni. Mi siedo al margine e sfumano  città, orologi, elettrici inferni. Abbraccio quest’acqua d’opale, inseguo un velo striato sul pozzo, un riflesso di fiume, forse di mare. Tutta questa luce, ancora, questa memoria, un miracolare. * Nella poesia di Maria Consiglia Alvino, Persefone è una bambina ridente ( C’è una bambina e  corre, / ride a grani di sole, mi chiama .). La dea della mitologia greco-romana non è rappresentata nella sua natura tenebrosa, infernale (compagna di Ade-Plutone, regina degli inferi), ma nella sua esistenza terrena, luminosa. È la dea che riporta la luce ( un varco di alba nel n

Finalisti Premio Poeti Oggi 2024

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Siamo felici di annunciare che la giuria formata da Claudia Di Palma, Gabriele Borgna, Annunziata Felice e Luca Bresciani ha terminato il proprio lavoro dopo un'attenta valutazione dei 198 testi iscritti al concorso. I poeti finalisti della quarta edizione del Premio Poeti Oggi sono: Maria Consiglia Alvino, Francesco Buco, Valentina Ciurleo, Loriana d'Ari, Valentina Demuro, Danila Di Croce, Silvia Giacomini, Lucia Marilena Ingranata, Elena Micheletti, Elisabetta Liberatore, Grazia Procino, Anna Salvini, Antonella Sica, Giancarlo Stoccoro, Filippo Ticozzi, Lucio Toma e Giulia Tosti. Le poesie dei finalisti saranno pubblicate sul blog e sui canali social Poeti Oggi entro l'estate 2024. Il poeta vincitore sarà reso noto sabato 16 marzo attraverso la pubblicazione del testo che ha ottenuto il punteggio più alto attribuito dalla giuria. La poesia sarà corredata dal commento di ogni giudice e avrà una veste grafica raffinata. Ringraziamo con affetto tutti i partecipanti per aver

"Blocchi di partenza": Fabrizio Bregoli legge Giacomo Pedone

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Da sempre ho vissuto un’esistenza in differita, dilacerata dal rimando per obbligo, officio o grottesca natura giungendo là dove s’arriva senza premura. E ora trascorro d’automa la mia non vita conscio che sempre meno ne resta sulle dita e se l’ultimo giorno mi chiedo sia differito prolungando lo strazio dove per tutti è già finito. * Giacomo Pedone ci propone una poesia-pensiero sul senso dell’esistenza strutturata in due quartine senza rigidità metrica precostituita, ma con un evidente gusto per la rima, anche facile, che genera un contrasto voluto con il tema impegnativo sostenuto dalla poesia. Tutto verte sull’idea della inadeguatezza, di una “esistenza” - la propria - vissuta “in differita”, sotto il peso delle costrizioni imposte (elencando le quali si propende anche a un certo gusto per il termine desueto come in “officio”); vita “non vita” che viene esperita nella forma di “automa”, riprendendo un motivo che fu già di Cavalcanti e più recentemente rielaborato da Rebora e Paglia

Alberto Zicchiero, tre poesie inedite

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Come la gente che ama Arrivano i ricordi mi nascondo in un negozio di dischi, arriva la nostalgia mi proteggo guardando una partita noiosa. È la gara tra i due emisferi a chi ti scorda prima. Il pareggio non accontenta nessuna delle formazioni in campo. E si che ci provo, te lo giuro Grace aspetto, come la gente che ama ah, è Natale. * Proiezione Quanti occhi ha la protagonista probabilmente è colpa dei miei, son lacrime e mi spiace che io faccia questa fatica a respirare non come le persone intorno a me. Resto al bordo, è un divano e giuro che ci provo ad inspirare ed espirare come mi hanno insegnato in quel corso applicato. Ogni volta che espiro butto fuori un po' di me ogni volta che inspiro fingo di riprendere parte della partita persa. Il bello che agli occhi degli altri è "riappropriarsi del domani" seguirò la loro pagina Instagram. Il film non è male non so la trama però, penso a dove eravamo due anni fa. * Due uno Mi mancano le tue emozioni arricchivano le mie fin

Luigi Finucci, tre poesie inedite

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È tutto casuale. Il momento in cui mi siedo a terra, l'attimo che alzo gli occhi al cielo. Gli uccelli fanno dei cerchi. Come le mani di un bambino impongono alla matita di fare linee senza senso. Così sono le traiettorie del cielo. Continua per ore, il volo degli uccelli ad intrattenermi. Lo scomodo dei sassi sul cranio: si instaura così una dimensione altra che mi rimette al mio posto. Al pari di un rumore d'onda. * Eccoli tutti i balconi, respirano i canti degli uccelli che portano l'aria dove le foglie scendono. S'affacciano timorosi al cielo bassi ad arrivare al ventre: e i fogli di carta abbracciano la metamorfosi delle ali e gli occhi patiscono la crudele natura di non sentirsi scorrere le lacrime addosso, azzurre. * a Vittorio Le cose vive e le cose morte hanno confini troppo alti, le mani ferme fanno angoli scaleni di vertigine, che mi chiedo dove va la parola, dove va? Tutti quegl'occhi guardano i cancelli i cani aspettano più degli uomini scelgono una sog

Roberto Casati, tre poesie inedite

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Vaga nel buio l’ombra sottratta ieri fugge lentamente protetta dal lampeggiare di quest’altro temporale. Cerco i tuoi passi ma è senza tracce l’evidenza e le parole bruciano frantumando convinzioni che non potrai ignorare. Persi nel freddo trascineremo bocca a bocca il vento dalle foglie riuscendo a tradire il rimasto della stanca memoria dei padri. * Il senso ostinato che in te si muove è attesa che spiova vetro appannato di antico senso nell’umidità del cuore. Parole da un oceano distante in occhi dimenticati ricominciano poco più in là come penombra silenziosa. Così ti ritrovo riflessa nel vetro lacrima che scivola via intervallo frettoloso nell’attesa pronunciato assenso che si inoltra con occhio silenzioso davanti al mare. * Chiari i colori della sera nell’incuria che tramanda il sorriso dei tuoi occhi sfumando il profilo sui rami eleganti del gelso. Scrivevi parole d’acqua azzurra sul quaderno segreto dei giorni nel tepore di fiori esposti al mare erano le tue labbra a trattenere

Stefania Giammillaro, tre poesie inedite

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Viaggiano le perplessità dei giorni lungo le crepe degli affanni La vanità dei tempi muore impigliata tra setole arrese agli ultimi capelli bianchi Dimentico è il volo sulla curva delle scale quando la terra trema al rintocco e il coltello è mantra devoto sui ceri spenti di un baccanale. * Hai votato la tua sacra bellezza al tabernacolo di amanti senza tempo Hai offerto seni turgidi all'usuraia abbondanza e crocifisso imeni su lenzuola di salvezza Hai ingoiato scelte e rimorso la lingua prima dell'ultimo bacio a stampo stendendo panni di ghiaccio su gomiti viola appesi al balcone delle marionette Oggi dimentichi la tua forza e se esiste giustizia che riscatta la perdi al rigore dei birilli nel travaglio di un parto, senza nascita. * La geografia del corpo non sconta il peccato originale quando le narici adescano il polline soffiato dal feroce ritardo di fine maggio  "La primavera può ancora arrivare" schiaffeggia il sussurro  su chi trattiene il tumulto nelle ossa  e

Bando Premio Poeti Oggi 2024

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Il concorso giunto alla quarta edizione si articola in un’unica sezione: poesia inedita a tema libero in lingua italiana senza limiti di lunghezza e metrica. Sono inedite le poesie apparse su blog, siti e social media. Si partecipa con un singolo testo da inviare all’indirizzo:  poetioggi@gmail.com  specificando come oggetto “Premio Poeti Oggi”.  Scadenza bando 22 gennaio 202 4 . Dovranno essere presentati due allegati: Allegato 1 - documento .docx (Word) contenente titolo (eventuale), testo della poesia, nome e cognome dell’autore, indirizzo mail e numero di telefono. Allegato 2 - documento (anche foto o scansione) che attesti il versamento della quota di partecipazione. Tutti i partecipanti regolarmente iscritti riceveranno una mail di conferma. La segreteria provvederà a inviare ai giudici i testi partecipanti in rigorosa forma anonima. La quota di partecipazione è di 5 euro a sostegno delle attività di Poeti Oggi nel diffondere la poesia contemporanea in lingua italiana, da versare

Nadia Agustoni, poesia inedita

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ergót de Bèrghem A só a mé ergót de Bèrghem ü tochelì l’arca de nèbia sö i fiöm o la tèra nöa de avrìl che la splènd – i paìs de sul e èrba, ö balcù di àe e chèl che ’l vé ’n di öcc di iv i röse e l’mónd. - qualcosa di Bergamo Sono anch’io qualcosa di Bergamo un pezzetto / l’arca di nebbia sui fiumi o la terra nuova di aprile / che splende — / i paesi di sole e erba, un balcone di api / e quello che viene negli occhi dei vivi / le rose e il mondo. * Questo testo in dialetto bergamasco tradotto dall'autrice è stato scritto e letto a un evento dedicato ai poeti di Bergamo e Brescia curato da  Gabrio Vitali e Maurizio Noris, in occasione delle celebrazioni per la nomina di Bergamo e Brescia a Capitale italiana della cultura 2023. * Nadia Agustoni (1964) scrive poesie e saggi. Suoi testi sono apparsi su riviste, antologie, lit-blog. Del 2021 è [la casa è nera] , Vydia editore, del 2020 è Gli alberi bianchi,  Gialla oro Pordenonelegge-Lietocolle, del 2017 è I Necrologi, La Camera verd

Cristiano Sormani Valli, "La certezza delle mani", AnimaMundi Edizioni, 2023

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per quello che siamo venuti a fare, per questo viaggio, ci servirebbero occhi buoni per riconoscere la strada e domande per ascoltare il respiro degli altri. ci basterebbe la gentilezza dell’albero che cresce quando non lo vedi. una felicità plausibile e nient’altro che faccia suonare le campane quando il momento viene. * l'amore è una cosa piccola qualcosa da curare. è un armistizio in mezzo alla battaglia, sapore appeso alle labbra. sorpresa nelle lacrime, è risata benedetta. cura senza guadagno, paese in festa. è l’incertezza della saetta. è sparire. ritornare. l’amore non ha fretta. * si scrive per gioco sul filo del rasoio. per riposare nella grazia, per ringraziare, per essere nel poco. si scrive perché l’animale esca dalla tana, l’albero metta radici. per la brezza e la bufera, per il salto e per la frana. si scrive per la certezza della sera. * rimpiango gli occhi docili con cui guardare l’inverno, lo spazio aperto, la distesa. mi nascondo in questo buco in cui calcolo, pro