Donatella Nardin, finalista Premio Poeti Oggi 2025
Potenti della terra, padroni
di nuovi veleni,
tristi custodi segreti del tuono definitivo…
prima di premere il dito fermatevi
e considerate.
Primo Levi,
Nulla rimane di una scolara di Hiroshima
Il canto di un soldato infranto
Entrammo a piccoli passi nel pianto
- scrisse sul muro che lieve
disgiunge i vivi dai morti,
mai ricomposti.
Fu una bocca sfiorata all’estremo
da anemoni e dolci nominazioni
a porre l’eterna domanda
che inerme attraversa la storia.
Perché uccidi fratello?
Perché? Perché?
Impenetrata sciagura, cadde
al soldato l’orbita scura e,
nel disfarsi segreto, l’accolse
pietoso il poco rimasto del mondo:
un palpito appena in un paese
verdissimo di ossa insepolte
ai ruscelli, una lacrima in fiore,
il loro innocente splendore.
*
Donatella Nardin è nata e vive a Cavallino Treporti (VE). Pur praticando la scrittura – soprattutto poetica – da sempre, solo negli ultimi dieci anni ha dato visibilità alle sue opere. In poesia ha pubblicato i libri: In attesa di cielo (Ed. Il Fiorino 2014); nel 2015, con la stessa casa editrice, la raccolta di liriche haiku Le ragioni dell’oro; e con Fara Editore, nel 2017, Terre d’acqua. Nel 2020, di nuovo per Fara Editore, è stata pubblicata la raccolta Rosa del battito. Nel 2023 Fara Ed. ha editato la silloge L'occhio verde dei prati in edizione bilingue italiano-inglese. Nel 2023 è stato anche pubblicato il suo sesto libro Il dono e la cura per Aletti Editore. Nel 2023 è stata pubblicata la plaquette Infloriri de umbra-Fioriture d’ombra in versione bilingue italiano-romeno per Editura Cosmopoli, Romania. Nel 2024 è uscito Ixòe de aria-Isole d’aria, una raccolta di haiku nel dialetto veneziano delle isole treportine con la relativa traduzione in italiano.
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