Veruska Vertuani, finalista Premio Poeti Oggi 2025

Trieste, 1973. Marco Cavallo, azzurro destriero in cartapesta, arriva in Piazza Unità d’Italia seguito da 600 internati al Manicomio. Primo tentativo di libertà e recupero della dignità della persona, sancito, nel 1978, dalla “Legge Basaglia”. Marco Cavallo libera tutti (“Legge Basaglia”) [màt-to]. Non una qualità non un peccato; matto come nome proprio di persona. Erano gli sguardi persi nel vuoto ad aver dato casa a un cavallo, nero come le grida senza volto, come gli occhi fluidi di mercurio per quella febbre che brucia le sinapsi e manda in cortocircuito il senno. Marco, così lo avevano chiamato, tirava il carretto pieno di stracci, dismessi come quelli da poco, i simili a lui, scesi dalla giostra della società civile e saliti sul giogo dei giorni tutti uguali. [màt-to]. Non una qualità non un peccato, matto che a forza di stare là dentro era un nome comune di cosa. Marco imbiancò la groppa, lo fecero scendere dalla giostra dei cavalli per andare al macello. “E batto i piedi i pugn...