Anna Salvini, due poesie inedite


Supernova

Semino indizi con le parole
perché di noi ci possa essere
un giardino, un luogo segreto
per passeggiare nell'inverno
e farci voce del verbo radicare

da alberi spogli, lo vedi, come
ci stanno bene le foglie, come
siamo riparo per chi trema
e tutto si trasforma:

abbiamo nuovi corpi per essere
gentili, stringere un'alleanza
dare una forma al sogno

possiamo rifiorire, non c'è altro

dalla morte divenire incanto
grembo dove si raccoglie la sera.

*

Corpi celesti

Toccare con mano
è il mio dolore preferito
lo faccio sapendo
di non salvare nulla
non ha importanza
può bastare anche solo
un travaso, da te a me

ti accolgo con tutto il carico
di non amore
perché non vivo in pace
se ti sei smarrito, se il cuore
ha rallentato il passo
e il firmamento del tuo corpo
imploso
in un enorme buco nero

non servirà parlare:

la grazia, lo spasimo leggero
dei polpastrelli sull'alfabeto
braille, faranno appello
a tutti gli astri della volta
celeste, il tatto a ricomporre
la parola, la gola a darne un segno

la bocca, libera, da ogni arsura.

*

Anna Salvini è nata a Vigevano (PV) nel 1965. Ha pubblicato la silloge Calma apparente, edita da Interno Poesia nel 2017.



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