Paola Mancinelli, "Chirurgia del vuoto", peQuod, 2025. Segnalazione di Claudia Di Palma
La parola è il bisturi. Lacera il vero nella sua crepa fa uscire la vena nascosta del mondo. Viene da lontano un suono che non sai interpretare e non c’è teoria capace di spiegare il vuoto trafitto dal bagliore della lama pronunciata, sezione aurea di una parola che non sai dire. Questo a noi rimane: continuare senza sosta a incendiare, senza bruciarla la parola destino. * Dove siamo quando il mondo chiama? Dentro a quale distanza siamo? Stretti in un pugno ostinato, sordo, coriaceo. All’ombra di quale dubbio brulichiamo ipotetici come la vergogna. Vedi, siamo tutti stretti dentro una frattura. Siamo noi la crepa che fa il mondo, la luce verticale che taglia in due la paura. * La paura è una luce accesa rimbocca gli angoli a tutte le incertezze. È una vecchia stella che traballa, ha grandi gli occhi e una nuova solitudine. A fiamma lenta cuce una scintilla alle mani del pensiero, apre una vertigine poi scompare con funambolica destrezza. * Muove il cielo un vento di mancanza un’annosa ...