"Fresco di stampa": Igor Giammanco, "Come una cosa del mondo", Puntoacapo Editrice, 2025


Rimani, c’è qui
abbastanza mondo
cielo larghissimo.
C’è da colmarsi
vastissimi
dentro un abbraccio, dal ventre
esplorarsi
il bene e il male, darsi
altre bocche
altra fame.
Se vai
mi farò valigia
mi farò stazione.

*

Dietro l’angolo una schiera di case
tutte uguali che sembra un’interrogazione,
il luogo è questo: un portone aprendosi
sembra uno che si schiarisce la voce
un lampione preme sull’asfalto
la sua luce
come un battesimo.
Il quartiere non è quell’eterno che ci era stato detto,
quando è ora di cena le madri
dal balcone hanno smesso di urlare i nostri nomi.

*

Chi siamo se adesso il corpo
ha fragili contorni
e il nostro tempo insieme
è un inciampo dell’inverno.
Non basta la cura del mare, resta
silenzio il silenzio, lo sai,
ha respiri come una cosa viva.
Che fare di questa luce interrotta
ora che è soltanto
un taglio a tenerci insieme
e il tuo stare al mondo è un’assenza
lunghissima senza più dolore.

*

Le ore che ci siamo detti non bastare,
la pronta assoluzione dei nostri limiti
il miracolo del cielo
che ci ha visti illuminati
in un momento dell’estate.
Il divenire della terra è già natura
sulla tua pelle screpolata.
Lentamente prende forma una mancanza,
un’idea circoscritta di noi,
un accapo.

*

E certo quella crepa sul muro
era lì da prima che te ne accorgessi
ha una sua traiettoria
puoi intercettarne lo spessore
puoi immaginarla una malinconia
qualcosa di perduto
che chiede al bianco tutto intorno
di restare.

*

Il punto è ridurre la pianura
a qualcosa che possa contenere
la nostra lontananza dalle stelle.
Queste case basse per esempio,
con le antenne sui tetti a fare da vedette,
ci ricordano che è costata una fatica
la conquista della posizione eretta.
Se adesso che stiamo camminando
tenessimo la faccia a fil di suolo
annuseremmo come i cani questo mondo
saremmo complici dell’erba e della terra
che invece senza accorgerci violiamo.

*

Igor Giammanco è nato a Palermo nel luglio del 1986 e risiede a San Donato Milanese.





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