"Blocchi di partenza": Fabrizio Bregoli legge Margherita Autuori


Stavolta sono andata
fino in fondo al corridoio:
in camera la luce era accesa
ci illuminava intenti
a spogliarci, una lama
dopo l’altra ci toglievamo
il mondo di dosso
fino alla fine
che non ha ossa
e non vede
come vedono gli uomini.

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La luce è da sempre uno degli elementi chiave che più spesso ricorre in poesia: genera illuminazioni, evidenzia zone d’ombra. È fedele a questo insegnamento Margherita Autuori che “Stavolta” (incipit che allude da subito a un’eccezionalità da cui nasce la sua poesia) vive l’esperienza della luce come “una lama”, fautrice di un processo di spoliazione, di scarnificazione, che riduce la realtà alle sue “ossa”, alla sua radice costitutiva. Come per Cattafi, giungere fino all’”osso” equivale a conoscere l”’anima”, la ragione profonda, il significato sotteso alla realtà. Rimosso tutto il superfluo si accede allora alla vista autentica, quella che “non vede / come vedono gli uomini”, apre varchi di conoscenza e di esperienza scevri da sedimentazioni e convenzioni falsificatrici, restituendo l’io al noi. 

Fabrizio Bregoli

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Margherita Autuori (Palermo, 1987). Laureata in Chimica e tecnologia farmaceutiche, attualmente vive e lavora a New York, come traduttrice freelance di testi scientifici e come insegnante di italiano per stranieri. Attualmente sta lavorando alla sua prima raccolta di poesie.

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La rubrica "Blocchi di partenza" curata dal poeta e critico letterario Fabrizio Bregoli è lo spazio dedicato da Poeti Oggi ai poeti esordienti che non hanno ancora pubblicato con un editore. La nota di lettura di un poeta noto e affermato come Bregoli, si pone come saldo accompagnamento nel delicato transito che da privato e intimo rende un testo pubblico.



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