Lorenzo Mele, "Settembre è una preghiera", autoprodotto, 2021


                                                                                                                  A Gabriele Galloni

Settembre è una preghiera,
e io ti penso ancora in piedi
a volere tutta l’aria in un attimo
solo; un colpo di respiro
a permetterti la grazia,
la stessa grazia sdolcinata
che indossano i morti.

*

Questa notte mi preparo un thè,
due o tre gocce di passiflora
nel dubbio a decantare nell’infuso.
Le ansie le lascio sui balconi,
ma loro subito a scodinzolare,
a graffiare dietro la porta.
Accendermi una sigaretta
è un segno di resa, un gesto
di grazia in onore dei morti.

*

Settembre esausto che piangi,
non mi dici come stanno le cose,
preghiera semisommersa, ultimo
bacio estivo. Il tuo lontano sole,
sai, mi commuove ancora.
Settembre buono che torni,
è tuo tutto il buono che resta.

*

Lorenzo Mele (1997, Burgwedel) cresce a Lecce. È direttore e fondatore della rivista di poesia “Il visionario”. Ha pubblicato Tu mi abbandoni (La gru 2018), Dove non splendi (Controluna 2019) e Casa mia non ha le ringhiere (Ensemble 2020). 




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