Post

"Blocchi di partenza": Fabrizio Bregoli legge Silvia Atzori

Immagine
Occasione per contarmi gli atomi stasera è il corallo lucido del cielo che oggi finisce in gloria d’oro smorzata in fiamma di fornello a gas.  E prima di spegnersi nel blu della cenere sussulta sussurra una saggia verità vera: anche se tu fossi pianta o sasso o verme anche allora mi ameresti: alla solitudine costretti ci si strappa  e quando arriva la sera è sempre d’Amore che si parla * Questa poesia di Silvia Atzori si caratterizza per la sua struttura circolare: al bisogno di fare i conti con sé stessi (“contarmi gli atomi stasera”) messo in evidenza dall’incipit fulminante fa da contraltare l’ultimo verso, ugualmente decisivo (“è sempre d’Amore che si parla”), chiusa dal sapore gnomico che bene riassume, nell’explicit, la ragione profonda da cui nasce la poesia stessa: parlare d’amore come rimedio unico alla solitudine di ciascuno, di tutti. Il testo si inserisce a pieno diritto nel genere lirico dal quale attinge espedienti evidenti soprattutto a livello di figure retoriche e per

Risultati definitivi Premio Poeti Oggi 2022

Immagine
La giuria del Premio Poeti Oggi 2022 formata da Fabrizio Bregoli, Claudia Di Palma, Gabriele Borgna, Annunziata Felice e Luca Bresciani ha definito all'unanimità la seguente classifica relativa ai 143 poeti che hanno candidato il proprio testo inedito. 1° classificato : Lorenzo Patàro 2° classificato : Davide Castiglione 3° classificato : Daniele Beghè Premio Speciale della Giuria : Paola Mancinelli, Annalisa Rodeghiero Finalisti a pari merito: Maria Consiglia Alvino, Stefano Bortolussi, Francesco Cagnetta, Eleonora Conti, Elisa des Dorides, Elisabetta Liberatore, Gianni Minerva, Giorgio Papitto, Matteo Piergigli, Fiorella Rega, Elisabetta Sancino, Antonella Sica, Valerio Vigliaturo. Poeti Oggi pubblicherà i testi degli autori entro l'estate 2022 rispettando l'ordine di classifica. Per i finalisti a pari merito rispetteremo l'ordine alfabetico. Ricordiamo che i l concorso era rivolto a tutti i poeti italiani e stranieri e si articolava in un’unica sezione: Poesia inedit

Lorenzo Patàro, 1° classificato Premio Poeti Oggi 2022

Immagine
Sentire come allora. Bambini-parco-giochi. Sentire la vita come allora e in un punto preciso, dentro al petto. Chiaro nitido pungente. Accorgersi del noto. Lo spazio tra le cose, tra il piede che si alza nella corsa e il piede-àncora che tiene. Polvere, il radioso nello spazio tra le dita. Sentire un freddo che è lontano, acuminato. Universo che semina nel petto qualcosa di antico e benedetto. In cerchio si osserva la ferita al ginocchio del bambino, sangue e pelle, il suo frantumo. Sentire come allora. Farsi tana e nascondersi era un modo per lasciare il mondo vuoto, farsi mondo nel mondo e nascondersi nel vuoto lasciato dalle cose. Qualcuno ci cercava. E noi acquattati come i morti. In attesa. Trattenendo il respiro come loro. * L’infanzia è una miniera inestinguibile di esperienze e di ricordi da cui scaturisce con efficacia la vena della poesia, come sostiene anche Rilke nella sua “Lettera a un giovane poeta”: ne abbiamo un’ulteriore dimostrazione in questa poesia di Lorenzo Patàro

Franca Grisoni, "Le crepe", Pordenonelegge - Samuele Editore, 2021

Immagine
A olte, a olte el rot el pöl eser giöstat. A olte el segn el resta: chí l’era spacat. Ma quala grasia el segn mia scancelat: grasia la crepa che l’or el gh’à sanat segn de l’artista che ’l gh’à rimes le ma nel vas presius che ’l vé riconsegnat. A volte, a volte il rotto / può essere riparato. / A volte il segno resta: / qui era spaccato. / Ma quale grazia / il segno non cancellato: / grazia la crepa, / che l’oro ha sanato / segno dell’artista / che ci ha rimesso le mani / nel vaso prezioso / che viene riconsegnato. * Amó ’l me ciama: averte le sò ma le bat en del spetam e me per strada se drita söi sò pas o se perdida el so: l’è sò el ciocà me ’l sente deter al sanc che ’l mena el me sperà d’eser menada. Mi chiama ancora: / aperte le sue mani / battono nell’aspettarmi / e io per strada / se diritta sui suoi passi / o se smarrita / lo so: è suo il battere / me lo sento dentro il sangue / che conduce il mio sperare / d’essere condotta. * Sgiüfa la facia come la gh’ès pianzit, ma a sec. E

Luca Benassi, "Istruzioni per la luce", Passigli Editori, 2021. Segnalazione di Claudia Di Palma

Immagine
(dubbio) Accade a volte – il filo del corpo curvo nel piacere delle mani, gli occhi aperti al buio del respiro – che sei sul crinale, i piedi sulla lama bianca delle rocce, le braccia aperte all’orlo delle cime, fra i valloni pieni di silenzio. È lì che tenti il dubbio dei passi, – da una parte il giglio della neve dall’altra il nero della pietra – e tremi alla parola, al suono del sasso che cede alla scarpata nella domanda non posta, nell’eco dell’amore perduto fra i crepacci: scegliere è trovare una mano tesa l’argento della croce, un rosario nell’aria rarefatta della voce. Non importa il sentiero, il versante la cresta corrosa dai muschi, importa le dita che tengono la corda la stretta della pelle contro il vuoto il dono della fede che dipinge l’alba sul tuo volto. * (diabete) Di me non si possono amare gli incroci delle vene le nervature verticali dei vasi dove il sangue dolce si mangia la carne nel precipitare degli asterischi sulla carta opaca dei referti. C’è chi mi legge così:

Finalisti Premio Poeti Oggi 2022

Immagine
Siamo felici di annunciare che la giuria formata da Fabrizio Bregoli, Claudia Di Palma, Gabriele Borgna, Annunziata Felice e Luca Bresciani ha terminato il proprio lavoro dopo un'attenta valutazione dei 143 testi iscritti consegnati in forma anonima. I poeti finalisti della seconda edizione del Premio Poeti Oggi 2022 sono (in ordine alfabetico): Maria Consiglia Alvino, Daniele Beghè, Stefano Bortolussi, Francesco Cagnetta, Davide Castiglione, Eleonora Conti, Elisa des Dorides, Elisabetta Liberatore, Paola Mancinelli, Gianni Minerva, Giorgio Papitto, Lorenzo Pataro, Matteo Piergigli, Fiorella Rega, Annalisa Rodeghiero, Elisabetta Sancino, Antonella Sica, Valerio Vigliaturo. Le poesie dei finalisti saranno pubblicate sul blog Poeti Oggi e sui canali social Poeti Oggi Facebook e Instagram entro l'estate 2022. Il poeta vincitore sarà reso noto venerdì 4 marzo attraverso la pubblicazione del testo che ha ottenuto il punteggio più alto. La poesia sarà corredata dal commento di ogni g

Carlo Cuppini, "Militanza del fiore", Maschietto Editore, 2011

Immagine
ninnananna regime ci hanno tolto già tutto disarmati tentiamo di resistere ma se con colpo fulmineo gli oligarchi per caso provano a strapparci anche il cuore noi facciamo i bagagli e leviamo le tende ce ne andiamo su Marte con la sabbia e le formine facciamo cose molto più belle a cui poi diamo vita soffiandoci sopra tutto il fiato che resta * se la voce dell’aereo dice bomba cadono tutti dall’albero acerbi o maturi rotolano per tutta la lunghezza del campo saltano lo steccato aggirano il blocco al mercato arrivano fin davanti all’ospedale fino allo spiazzo dell’ospedale ma è troppo tardi per curarli le madri li identificano il dottore mette un pezzo di nastro di carta sulla pancia l’infermiere col pennarello scrive i loro nomi e li porta tra gli altri le madri si dicono andiamo a rifarli l’albero non deve restare senza bambini tra i rami * qui il benzinaio dà ragione a chi si vuole incendiare il Maghreb in fiamme ha fatto alzare il prezzo del barile in Maghreb alle fiamme ci si è dat

Michele Toriaco, due poesie inedite

Immagine
Dalla mia stanza Fuori la città respira ancora anche se l’erba piegata nell’arsura si dissecca i ciottoli sul viale del parco sono scivolosi anche per quei bambini terribili che giocano a pallone seduti sulle panchine silenziose i visi dei più vecchi hanno smarrito il loro senso tutti cadono nella corrente dei giorni scappano i minuti senza sosta uno dopo l’altro da un oscuro passaggio ogni cosa si perde solo la vita resta. * Anniversario dei miei morti Si stringono insieme per il verde stelo tutti quei fiori che fanno serena la pietra scolpita alla fine dei nomi oggi c’è molto sole tra le sepolture più luce nella mente io sono tornato qui come si torna alla terra con la mia pena intera vicina all’ombra che divento. * Michele Toriaco , è un giornalista del quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno. Per la poesia, da  Giugno 2020 è presente nell’Atlante dei poeti contemporanei Ossigeno nascente dell’Università  Alma Mater di Bologna. Suoi testi sono apparsi in antologie collettive, fra cu

Isacco Turina, "Non come luce", Terra d'ulivi edizioni, 2021

Immagine
Dopo tutto Verdi catastrofi lontane, vi guardiamo da dietro l’orizzonte. Quando il dente è penetrato siamo passati su un ponte sottile. Barche infinite attendono per navigare la penombra. Con un colpo di remo gli equipaggi si staccano da riva. Nella cisterna ovale del tempo rimbombano le gocce, rare come parole berbere. E del tempo più nulla sappiamo. * Dimmi il fiore che porti nello stomaco che porti nella mente. Fiore scuro di paura fiore giallo dello sforzo fiore bianco dell’attesa. Dimmi l’insetto che ti ronza intorno la cicala che stride nell’orecchio la sapienza del ragno che ti abita. La forma che tu vedi è una follia: sotto la giusta ombra intimamente si muovono i giardini inconsapevoli. * Spossessione Dopo il segnale acustico registri il suo silenzio – mi muovo come un gregge di riflessi fra le pareti d’ansia e lo splendore – avvisiamo la gentile clientela di non sognare le grandi farfalle – qualcuno parla in fondo ai miei cassetti – esci in cortile e portami la salvia, ma fer

"Fresco di stampa": Antonio Francesco Perozzi, "Lo spettro visibile", Arcipelago itaca Edizioni, 2022

Immagine
Caduta Quindi è cieca – e questa cecità per ora la chiamiamo attesa. C’è una base; la certezza no: è un’altra cosa. Prima ancora di fare la corda serve sporcarsi le mani. Ora la prova si incentra sulla differenza tra ricordo e chilometro, che al buio sono uguali; sul senso della caduta. Sono tentativi. * Lo spettro visibile È apparso il giorno come una cosa frontale, e prima del previsto. Lecci da poco si scartano dalla collina che è l’occhio di noi, le case salite, la strada che. Mai si sarebbe pensata tutta l’aria – scarsissima – evaporata tra gli organi che guardano fuori e appunto il fuori ora così reattivo alla pelle, grosso, dentro cui. Difficilissimo spiegare come (droga degli angeli) si è fatta la pietra (reale), la valle (reale), la scommessa ormai presa per viaggio. Così chilometri nell’orizzonte uno scarabeo si verifica: è lui, primavera di carne che entra per sempre. È lui, è spostato qualche secondo in avanti rispetto al proprio spettro. * Larve Il destino dell’immaginazio