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"Fresco di stampa": Pietro Romano, “Feriti dall'acqua”, collana portosepolto, peQuod, 2022

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Era per il riverbero degli anni fingere una luce ferma, sequenze di istanti nel riflesso di un forse che anneriva le palpebre: la polvere è sacra . * Acque di confine agli amen del vento, in voi si dirada la lontananza, viso di madre che spezza il nostro dormire. L’ho vista tornare alla sua veglia, riconoscermi figlio, poi andare. Negata alla vita, dissetare il respiro. Adesso che ogni altrove si è spento e ogni volto è qui convocato , addormentate questi occhi devoti alle candele: destatevi nelle voci di dentro. * Come tradurre l’azzurro arreso del cielo, quando, con l’odore di terra riarsa, le parole separano le nubi dalle nubi, gli uccelli dagli uccelli, le foglie dalle foglie? * Ha la forma dell’ altrove , la voce: adombra le parole, rendi al fuoco la vita che ti separa dal canto. * Come vero e sofferto il lido, il sogno o il volto che trema, fra le acque la parola si svuota, ogni casa ritorna . * Pietro Romano (Palermo, 1994) si è laureato in Italianistica presso l’Alma Mater Stu