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Omaggio a Ivano Ferrari (1948 - 2022)

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Poesia tratte da "Macello", Giulio Einaudi editore, 2004. È venerdì santo ma senza la primaverile viandanza, già prodiga di resurrezioni il sangue ancora ghiaccia riempiendo i fiati di bagliori e le bestie sono troppo pesanti per scendere dalla croce. * Dove nasconderà le lacrime? Se la domanda pende sul cranio sfondato di un puledro sfumo affannando versi subendo animali e cose. * La mano farà fuoco è bene ricordare di sostenere il polso si staccherà un occhio (bestia grossa doppia carica) per terra, il plenilunio. * Quando hanno tolto la luce la morte si è ricomposta per apparire subito dopo più nitida, più vergine. * Dalla vasca d'acqua bollente emerge un enorme maiale bianco come uno spettro che oscilla impudico fino a quando dal finestrone il sole accende quintali di luce. * La mimica facciale di chi sgozza non ha un'origine definita è un processo ossessivo di tipo umano, inevitabile che mi tremino le mani quando gli accendo una sigaretta. * Ivano Ferrari  è nato