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"Anteprima Portosepolto": Emiliano Cribari, "Cronache dalle rovine", peQuod, 2023

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aria di sgelo fumo mesto dal fiume il sole sbreccia la montagna e fa suo tutto l’itinerario del cielo: è una promessa mantenuta fino a sera cammino inciampando tra ghiande reiette piccolo minuscolo quasi inesistente se anche mi ammalo cosa cambia di così rilevante? salirò ancora per ore rifuggito da ogni bestia selvatica perché nei boschi sfiorisco invece che fiorire? vastità sfiorata del lasciarsi andare * tutte le cose le ho sciupate sempre io io prima persona sola e singolare i rapporti i mestieri gli oggetti li ho perduti tutti io sempre io reo confesso di non essere mai vittima è mia la decisione di arretrare di disfare di partire di domare l’indomabile impulso a sgretolare tutte le cose le ho perdute sempre io * gli abeti non pensano a Dio asceti nativi vocati al silenzio al riparo dell’ombra all’accoglienza io li ho visti piangere e ho pianto ridere e ho sorriso io condannato alla rabbia al peccato a chiudere gli occhi a tenere il respiro fino all’attimo prima di morire a Vitare