"Fresco di stampa": Alberto Pellegatta, "Piccola estate", Guanda, 2025

Per i problemi di cuore degli aceri voglio solo che questo libro prenda sonno. Sul retro di un volantino politico il colibrì fa la voce grossa. * Non possiamo più stare nella stessa poesia. Al corpo, dopo la voglia, al posto della virgola non basta la grammatica. Ti lavi i denti in una bella casa – da parte materna viceré del Messico l’inizio di un brano di Saint-Saëns nell’altra stanza. Quando litighiamo si accende l’idromassaggio. Parliamo come i piccoli quando nessuno li guarda del colore spagnolo delle pesche. * Quando è scoppiata la guerra ero in Spagna tu cucinavi canticchiando, efficiente nel vizio. Era complice il marzo numerato. Il punto è proprio non essere se stessi. Amante del sonno ma deciso nella veglia insicuro nella mischia, tenace nella frode. Smettila di pensare in francese. Se si avverassero i sogni parlerei spagnolo dalla nascita e tu saresti ancora viva. * Età approssimativa 75 anni. Per voi è estate, per lui inizia l’autunno scorso. Troppo tardi per tornare alle v...