Nadia Agustoni, poesia inedita


Palestina
dove Dio cammina fino al mare
cammina nella sua assenza
parla alla sabbia
sa i nomi di tutte le cose, sa che i nomi
                 non servono a niente se
nelle foglie degli ulivi tutto è polvere se
l’ombra degli uccelli è un cielo rotto

la distanza tra la luce e l’umano.


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Questa poesia è pubblicata anche su Incroci on line, all'interno dell'iniziativa "Per Gaza: parole come pietre"


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Nadia Agustoni (1964) scrive poesie e saggi. Suoi testi sono apparsi su riviste, antologie, lit-blog. Del 2024 è la raccolta Avrei voluto da giovane solo vivere, pubblicata da Nino Aragno editore, del 2021 è [la casa è nera] , Vydia editore, del 2020 è Gli alberi bianchi, Gialla oro Pordenonelegge-Lietocolle, del 2017 è I Necrologi, La Camera verde, del 2016 è Racconto, Aragno, del 2015 Lettere della fine, Vydia editore e la silloge [Mittente sconosciuto], Isola Edizioni; del 2013 è il libro-poemetto Il mondo nelle cose (LietoColle). Una silloge di testi poetici è presente nell’almanacco di poesia Quadernario (LietoColle 2014). Nel 2011 sono usciti Il peso di pianura ancora per LietoColle, Il giorno era luce, per i tipi del Pulcinoelefante, e la plaquette Le parole non salvano le parole, per i libri d’arte di Seregn de la memoria. Del 2009 la raccolta Taccuino nero (Le voci della luna). Altri suoi libri di poesie, usciti per Gazebo, sono: Il libro degli haiku bianchi (2007), Dettato sulla geometria degli spazi (2006), Quaderno di San Francisco (2004), Poesia di corpi e di parole (2002), Icara o dell’aria (1998), Miss blues e altre poesie (1995), Grammatica tempo (1994). Vive a Bergamo.



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