Luca Pizzolitto, quattro poesie tratte dalla raccolta inedita “Getsemani”


Tradito e perso l'istante
esatto del fuoco, la cinerea
grazia del viso inciampo,
ombra rubata al sole

disfare la stanza in cui
abbiamo vissuto - ho cercato
casa, riparo nel vento.

*

Nella calma di candele
nei muri in pietra
di questo monastero
- bianca memoria dell'acqua -
ora che tutto rinasce,
ora che ogni cosa volge
alla pace.

La sacra attesa
è odore di incenso
e candele, una
sterile fame

il respiro
del giorno

l'antico,
perduto
mio tempo.

*

Custodite, dici, custodite
del ventre la piaga, il caldo
respiro dei sassi, i corpi
separati così vicini al morire.

Le vuote stanze di Dio
misurati spazi in rumorosa
quiete.

*

Fiori celesti a lato della strada,
le luci al neon di questo bar
sopravvissuto ai morsi della notte,
volto straniero che porti il mio nome

le ore a fissare il vuoto,
il molo di Sikinos, la vita
scelta e poi donata.

*

Luca Pizzolitto nasce a Torino il 12 febbraio 1980, città dove attualmente vive e lavora come educatore professionale. Da più di vent'anni si interessa ed occupa di poesia. I suoi ultimi libri pubblicati sono: Il tempo fertile della solitudine (Campanotto), Tornando a casa (Puntoacapo). Con la casa editrice peQuod ha pubblicato, nella collana Rive: La ragione della polvere (2020) e Crocevia dei cammini (2022). 



La poesia contemporanea in lingua italiana