Dario Barbera, "Spolia", Edizioni Minerva, 2020. Segnalazione di Gabriele Borgna


Il mio cuore è un campo
bipartito a rotazione biennale.
Andato male un raccolto il massaro
può sperare con l'altro
di salvare l'annata e di che vivere.
Ma io resto con lo stupore del bimbo
a guardare l'inaspettato fiore
sulla spoglia recisa, nella linfa
ancora sanguinante.

*

In vacanza di te, 
amore, dormo con la luce accesa.
Ma due sono le assenze, le tue macchie
e i miei crateri, due le interazioni
che deboli si attraggono,
la somma di due eclissi.

*

Certo qualcuno diagnosticherà
che la solitudine del creatore
è un tratto bipolare,
un disturbo d'amore
che oscilla tra la smania
del cercatore d'oro e la sindrome
del re Mida.  Rincorrendo e fuggendo
la tua dorata luce della vita,
come un corpo la sua ombra.

*

Dario Barbera è nato nel 1984 a Taormina. Storico dell’arte antica, si è perfezionato alla Scuola Normale di Pisa ed è stato borsista dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici. Ha pubblicato svariati saggi di storia, archeologia e storia dell’arte in riviste scientifiche. Vive a Treviglio e lavora come collaboratore della casa editrice Electa e come insegnante precario.





La poesia contemporanea in lingua italiana