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"Fresco di stampa": Cinzia Demi, "La causa dei giorni", Interno Libri, 2022. Segnalazione di Gabriele Borgna

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sollevo la tenda alla finestra la pioggia sciacqua ogni sentore di gelo nessuna ombra di mare nessun soffio d’erba si perde lontano si lavano piatti e bicchieri e mi ripeto che era ieri l’ora in cui vibravano i vetri alle corde del plettro e aperte le veglie alle stelle del carro si aspettava una cometa come fosse funicolare del cielo che portasse luminosa la notte potente rinforzo di luna di legna e d’arancio * bisognerà capire cosa ci porta a credere nei grani a farne sabbia di clessidra tra le mani a non rompere i cristalli dorati a tornare là dove siamo nati nella casa con le pareti bianche dove ogni cosa ha un nome che chiamiamo ogni confine è un richiamo che rapido svalica si espande nel mondo in un sussulto di folate tra bacche d’acacia e lino chiaro nella luce obliqua delle persiane nel sacramento giurato sul simulacro trasparente del mare bisognerà capire cosa ci resta della pazzia della festa del calore di fiamma che ancora difende la giovinezza dei nostri corpi abbracciati n

Elisabetta Sancino, finalista Premio Poeti Oggi 2022

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Salmo Ascolto l’inverno e lo accolgo nel mio guscio carnivoro cammino scalza fino alla punta del cielo sopra la croce del Pilastrello scalza e assiderata anche la voce ha accenti imprevisti nuances che virano al viola notturno canto tutto, terra e cenere e pianto in lode al fratello che non so dove sia andato a intonare il suo salmo fuori misura per la gola stretta della terra * Elisabetta Sancino , laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne a indirizzo artistico presso l’Università Statale di Milano nel 1994, è docente di ruolo presso il Liceo Scientifico Linguistico Statale G. Bruno di Melzo (MI), dove insegna lingua e letteratura inglese.  Nel novembre 2016 è uscita la sua prima raccolta poetica dal titolo Frammenti viola , per 96, rue de-La-Fontaine Edizioni. La seconda raccolta è Il pomeriggio della tigre (Terra d’ulivi editore) è del 2018. Il suo ultimo libro è Collezione Privata , Puntoacapo Editrice, 2021. La poesia contemporanea in lingua italiana

Omaggio a Patrizia Cavalli (1947 - 2022)

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Ponti Nascono i bei pensieri sopra i ponti e sempre ci si ferma sopra i ponti per contenere quell’atomo di grazia sospeso in equilibrio tra gravità di sponde e cieca corsa d’acqua. Ti darò appuntamento sopra un ponte, in questa mezza terra di nessuno. * Scienza dei sentimenti Io scientificamente mi domando com’è stato creato il mio cervello, cosa ci faccio io con questo sbaglio. Fingo di avere anima e pensieri per circolare meglio in mezzo agli altri, qualche volta mi sembra anche di amare facce e parole di persone, rare; esser toccata vorrei poter toccare, ma scopro sempre che ogni mia emozione dipende da un vicino temporale. * Questa sfusa felicita’ che assale Questa sfusa felicità che assale le facce al sole, i gomiti e le giacche – quante dolcezze sparse nel mercato, come son belli gli uomini e le donne! E vado dietro all’uno e guardo l’altra, sento il profumo inseguo la sua traccia, raggiungo il troppo ma il troppo non mi abbraccia. * Adesso che il tempo sembra tutto mio Adesso ch

"Blocchi di partenza": Fabrizio Bregoli Legge Letizia Polini

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Dove la madre vede un campo la figlia sprofonda a perpendicolo in cucina in bilico tra fornello e depositi di sugo a favore dell'amore per la procrastinazione nell'attesa che qualcosa il cucchiaio schiantato sotto lo sportello non chiude fa geometrie buie gli anni si vedono nel loro accasciarsi sulla piastrella che si scolla e intanto la figlia cade dalla madre la figlia gomiti sul tavolo pensa a quando bastava fingere di dormire per farsi portare sulle spalle e ora sotto ai gomiti anche il tavolo crolla. * La poesia proposta da Letizia Polini ha tutto il suo sviluppo nell’ambiente domestico, quella casa che, da luogo intimo e accogliente, come viene di solito percepito, si trasforma qui in luogo del conflitto interiore, ambiente straniante e a tratti surreale, dove si consuma un rapporto serrato e drammatico fra madre e figlia. Non ci è dato sapere quali siano le cause scatenanti; vengono messe in risalto solo le conseguenze, nella forma di “geometrie buie”, anni che si accasc

"Concorsi letterari": Concorso Internazionale di Poesia Parasio - Città Di Imperia

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Il Circolo Parasio di Imperia indice la nona edizione del Concorso Internazionale di Poesia “Parasio – Città di Imperia” 2022, con il sostegno e il patrocinio della Regione Liguria, il patrocinio della Provincia di Imperia, del Comune di Imperia, del Consolato Generale e Centro di Promozione della Repubblica Argentina (Ministero delle Relazioni Estere e Cultura) e del Consolato Generale del Perù (Ministero della Cultura), all’insegna del suo costante impegno nella promozione della cultura a livello nazionale e internazionale, con una giuria rinnovata.   Poesia inedita a TEMA LIBERO Ogni partecipante potrà presentare n. 2 (due) poesie a tema libero, inedite (per inedite si intende mai pubblicate in cartaceo). Gli elaborati dovranno pervenire completi di dati anagrafici, indirizzo, numero di telefono, e-mail e breve curriculum artistico, ESCLUSIVAMENTE in formato elettronico WORD (nomefile.doc), insieme al documento attestante l'avvenuto versamento, all’attestazione firmata che le op

Fiorella Rega, finalista Premio Poeti Oggi 2022

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Segreto Il segreto – dicevi è stare sul bordo delle cose, arrendersi alla goccia che lenta ristagna nella carne. Chiedersi perché la luce abbaglia negli occhi del dolore non lo farà più vero. Ne basta poca - di vita - a sciogliere la lastra puntata dentro al petto. Si può morire al tocco di una mano, se non si sposta il cuore. * Fiorella Rega (Salerno 1971) è di formazione classica e ha conseguito la laurea con lode in Sociologia presso l’Università degli Studi di Salerno. Ha pubblicato le sillogi  Parole Nuove  e Come fiori del Deserto con Paguro Edizioni. La poesia contemporanea in lingua italiana

"Fresco di stampa": Lorenzo Pataro, "Amuleti", Ensemble, 2022

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A chiedere sete hai imparato dai cani con le code stremate nel giro ubriaco senza fine né pace, la lingua ora cava con la punta assottiglia e lecca la mano a chiedere l’acre resto del seme, il fossile vivo sotto la rena davanti alla casa dei giorni d’estate, l’ora di sonno che manca alla meta, qualcosa che porti tutte le cose finalmente a girare come un destino, il segno estinto del fiume e il suo delta da mettere sotto il cuscino e aspettare che arrivi la piena, il rovescio dell’acqua a smidollare le ossa, a seccare il magma nascosto, la fame religiosa dei tarli. * Nell’attesa di un chiarore ci passiamo il talismano come un fuoco da bruciare lento sulle dita, l’amuleto di carta velina da mordere coi denti – tu accendi un’altra fiamma nel calice verde sulla tavola, leggi i tuoi tarocchi e sui fiori illustrati segni al contrario i vaticini mentre fuori un altro anno rovescia i nostri nomi e l’alfabeto. * Cerchia la parola, la parola disarmata alla fine della strage sulla linea che segna

"Fresco di stampa": Rossella Renzi, "Disadorna", collana portosepolto, peQuod, 2022

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Camminiamo su questo sentiero tra pietrisco, frammenti di ali le impronte dei bambini per gioco, quella voglia di fare di inventare la fuga il risveglio del volo. Ma qui l’offerta è un giaciglio vuoto la porta del tempio si spalanca solamente a chi prega e non chiede. * Intorno è solo un grigio di falena la cenere che sfoglia oscura il giorno nella fuga le parole incompiute ancora gemiti a distanza di anni. Raccontami del tempo senza fiori dei passi ripetuti all’infinito del buio che preannuncia altro buio del canto intonato per l’addio. Siamo stati stranieri e non lo sapevamo. Per il pane e una coperta di lana abbiamo ringraziato , per il fuoco. * Questa non è la mia casa non ci sono fiordi, cieli pesanti non ci sono cimiteri sul mare dove leggere pomeriggi interi. Non è la mia casa, non ci sono le urne con il segreto del sonno l’antico enigma della controra l’abbraccio sempre nudo del vento. È un suono lontano la casa l’odore del mirto, dell’agrumeto che incanta le mani bambine i lar

Gianni Ruscio, "Mutazioni", Terra d'ulivi edizioni, 2022

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Fiotti di sangue - nel sangue c’è scritto tutto - inarrestabile bile rivolta al cielo - verde conchiglia - sull’asfalto di Roma cuore sbranato dentro cuore calpestato una fiamma e un lamento e poi nulla più di questi esseri che eravamo stati. * Accuratamente disposti sul bancone di una macelleria - fotografia su un ultimo sorriso contrito - potremo sdraiarci accanto alle teste dell’agnello dalle orbite prive di vita accanto ai torsi privi di arti e ritagliati ad arte per essere sacrificati nei nostri giorni rituali. * Feritoie perennemente aperte siamo noi sullo scivolo che si incunea nelle budella sgorgando midollo - risucchiato dalle nostre avide labbra - e umori di ogni tipo. Le ferite inflitte dalle spade altrui sono lacerazioni senza tempo senza spazio senza ragione. Il parto è stato quella mezz’ora fuori dalla camera operatoria qui alle 1,34 dietro via Cola Di Rienzo. * Spiaggia e bagliori bagliori e dolcezze le passeggiate sul lungo mare di Ostia; risalivamo nell’acqua la bocca

Matteo Piergigli, finalista Premio Poeti Oggi 2022

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torneremo ad amarci nonostante le caviglie ancorate alla terra sognando case due piani oltre il senso di rovina * Matteo Piergigli (4 Agosto 1973) è nato a Chiaravalle (An). Nel 2015 pubblica Ritagli (Casa Editrice Kimerik), nel 2016 la raccolta Notos a cinque mani (Aletti Editore) e Ritagli 2 (Arduino Sacco Editore). Nel 2017 viene inserito nell’antologia Laboratori di poesia – testi 2017 con altri otto autori (Samuele Editore). Nel 2019 pubblica La densità del vuoto (Samuele Editore). La poesia contemporanea in lingua italiana

"Fresco di stampa": Luca Minola, “Qui un amore e l’altro”, Taut Editori, 2022.

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1 Ogni respiro, un temporale che prosegue… Più sottili immagini e grotte. L’osso che aderisce alla tua mano presto si trasformerà in un’anima. Anno appartato, clausura di cervi. 2 Conoscere rocce di un sapore totale, respiri violenti e stanze di pochi metri parlano in assoluto. Non dire, una passione veloce tutte queste bandiere si alzano per un destino. * Nessun sapore nei paraggi. Un altro fiore asseconda tutto questo verde, replicandosi. Gli alberi crescono con te, sempre di più. Con le figure nulla è più femminile e armonioso. Passa un rumore limpido, così desiderio e cielo si uniscono. La parte sinistra della strada porta oltre, ogni causa può fiorire. * Appaiono prive di volontà le piante della casa, la ricerca di luce e acqua le sostiene. Non si scrive, non si bagna nulla, si allontana sempre di più il riposo del tavolo. Qui un amore e l’altro seguono numerose stelle. * Una cenere diversa ogni sera, le nostre idee possono raggiungere i mobili di ogni casa, la loro elevata resist

Giorgio Papitto, finalista Premio Poeti Oggi 2022

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Gli alveari Ci sono maggi che svuotano gli alveari. Le api, sotto la vanga, scortano il pasto.              Tante se nella bestia c’è carne di rosa. La zolla custodisce di ciascuna il dorso. * Che nella testa del riccio cresce la preda. Se non è edibile, è un nuovo desiderio:              Quel puzzo dal suo alveare di germe. D’inverno i fichi sono nomi sul marmo. * Sul dorso, neutre scuriscono le piume. Mi trovo che ancora profumo di vento,             Che ho una preda viva e un anfratto. Come un alveare d’improvviso ombra. * Il riccio mi annusa, mi smuove i resti. Nei rifugi si dorme nudi per dispetto,             Con le zampe accovacciate sul pene. Per diletto preferirei resuscitarti, spero. * Giorgio Papitto nasce nel 1993. Vive a Lipsia (Germania) dove è dottorando in neuropsicologia presso il Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences. Ha organizzato il festival “Langue – Festival della Poesia di San Lorenzo”. Sue poesie sono apparse su riviste nazionali (Inverso