"Blocchi di partenza": Fabrizio Bregoli legge Sheila Moscatelli
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuJbGGdyyzy0JF5Cneh4aTYdrWGLo2P8l4DBH-efJw3MD566RNSsaWvlahnz6xU98OOuFkClRYhJCtV7bH52--hQ1p0EofHRjBFzZOEsxEQoHqUvvHrUwMjT_tNikZDPIjxX4ZGaoUxPaVU-6HQew-eQ48FCY4YTpKoEcILTerYzWSumWci9h_Hvvo/w640-h360/Sheila%20Moscatelli.png)
Quando ci rivedremo non saprò come toccarti calpesteremo ombre crepitanti di foglie accese illumineremo sotterranei di ossa e radici cuciremo ali trasparenti di fiducia Con parole in grappoli riempiremo bicchieri di silenzio senza romperlo * Sheila Moscatelli ci conduce per mano in un suo universo tutto privato, intimo, con versi che parlano al futuro, che annunciano un ritorno: di un caro? dell’amato? La risposta spetta all’immaginazione del lettore che proiettato in questo mondo ne diventa partecipe - non solo spettatore, ma parte in causa. Tutto si articola nella libertà delle parole che si dispongono obbedendo solo a sé stesse, senza punteggiatura, cadenzate solo dagli spazi bianchi, dal loro fragile equilibrio con il silenzio. Le metafore e i simboli conferiscono un’atmosfera sospesa, magica, al quadro d’insieme, che resta soffuso fra giochi d’ombre, trasparenze, luce che si fa strada fra “sotterranei / di ossa e radici”, tutto funzionale al disvelamento finale: l’antitesi fra “pa