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Riccardo Zippo, "Tregua", Taut Editori, 2022

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Ho rispetto di questa mia quiete questa terra poco fertile dove ogni giorno è stremato è il primo giorno stremato ogni giorno. In due si è in pochi si è di meno che in uno troppo pochi nel tenere, nella durata, questo vuoto frangibile. * Vieni qui facciamoci compagnia parlami di sciocchezze. Godiamoci, fino alla fine dell’amore, che tanto poi diventa altro, e noi diventiamo altrove. * Io ho un alibi e una città, e una notturna nera primula sul cuore. * É tutta una forzatura, mentre soltanto vorremmo annullarci - Bastare a noi stessi sarebbe una soluzione - Tace il cortile la notte ci sono due sedie sul balcone. Il letto scotta e ci tocca riposare in piedi e pensarmi da lontano il rimanere mi fa come una rete e non riesco a dire nulla. * Riccardo Zippo (Gagliano del Capo 1992) è cresciuto e ha studiato a Milano. Dopo l’inclusione nell’antologia Planetaria – 27 poeti del mondo nati dopo il 1985 (Taut 2020), Tregua è il suo libro di esordio. Acquista il libro:  taut@tauteditori.it La p