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Gianni Ruscio, "Mutazioni", Terra d'ulivi edizioni, 2022

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Fiotti di sangue - nel sangue c’è scritto tutto - inarrestabile bile rivolta al cielo - verde conchiglia - sull’asfalto di Roma cuore sbranato dentro cuore calpestato una fiamma e un lamento e poi nulla più di questi esseri che eravamo stati. * Accuratamente disposti sul bancone di una macelleria - fotografia su un ultimo sorriso contrito - potremo sdraiarci accanto alle teste dell’agnello dalle orbite prive di vita accanto ai torsi privi di arti e ritagliati ad arte per essere sacrificati nei nostri giorni rituali. * Feritoie perennemente aperte siamo noi sullo scivolo che si incunea nelle budella sgorgando midollo - risucchiato dalle nostre avide labbra - e umori di ogni tipo. Le ferite inflitte dalle spade altrui sono lacerazioni senza tempo senza spazio senza ragione. Il parto è stato quella mezz’ora fuori dalla camera operatoria qui alle 1,34 dietro via Cola Di Rienzo. * Spiaggia e bagliori bagliori e dolcezze le passeggiate sul lungo mare di Ostia; risalivamo nell’acqua la bocca