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Domenico Cisternino, tre testi inediti

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Gerico Io sono un mercato di carne un contrabbando di sangue rosso e magnetico. Sono le teste mozzate di Gerico, le conchiglie negli occhi le colline di uomini a nord il filo che lega i miei morti senza soluzione. Aspetto il tempo: la metamorfosi dei fossili la carne-pietra sarà il mio gesto di rivoluzione. * Anatomia 1 Credono di darmi gli onomastici della carne. La mia carne è già sbattezzata, si nega ai loro raggi e alle risonanze e mi fiorisce sottopelle in rime plastiche e frattali. Occhi e ossa nel centro del petto, un tendine teso tra la bocca e il fondo della mente. Il dottore che mi guarda dentro a petto aperto getta il coltello e sospira immobile. Poi stacca un fiore dalla ghirlanda delle mie costole. * Precauzioni Nella fessura tra la pelle e il mondo otto dita di piombo otto metri di terra otto strati di kevlar. Sono dovute precauzioni, perché il mio cuore è un bioreattore è un’autoclave a settemila gradi ed il mio mondo un laboratorio di esplosioni. * Domenico Cisternino