Cristiano Sormani Valli, "La certezza delle mani", AnimaMundi Edizioni, 2023
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNzQQ9roY0bukzOpScSXrDeYxyfu8ri0OI0R4OGFIU_clUlfFs-bT7q0u4j4LQKHe2qQGoFw9sFm5wA2N6H1lDkF7WhEbKu6-knKZcD458VPtlORO5MHBAIKEufiMFXtrSVLMyiCxqX-DSpJQ6J9vH7xjIa8S5IquvsfQ3dzJbLZVwOVltIfhiHReGhow/w640-h360/Valli.png)
per quello che siamo venuti a fare, per questo viaggio, ci servirebbero occhi buoni per riconoscere la strada e domande per ascoltare il respiro degli altri. ci basterebbe la gentilezza dell’albero che cresce quando non lo vedi. una felicità plausibile e nient’altro che faccia suonare le campane quando il momento viene. * l'amore è una cosa piccola qualcosa da curare. è un armistizio in mezzo alla battaglia, sapore appeso alle labbra. sorpresa nelle lacrime, è risata benedetta. cura senza guadagno, paese in festa. è l’incertezza della saetta. è sparire. ritornare. l’amore non ha fretta. * si scrive per gioco sul filo del rasoio. per riposare nella grazia, per ringraziare, per essere nel poco. si scrive perché l’animale esca dalla tana, l’albero metta radici. per la brezza e la bufera, per il salto e per la frana. si scrive per la certezza della sera. * rimpiango gli occhi docili con cui guardare l’inverno, lo spazio aperto, la distesa. mi nascondo in questo buco in cui calcolo, pro