"Fresco di stampa": Antonio Nesci, "Vertigine di ogni frattura", Arcipelago itaca Edizioni, 2024
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Cerca l’epicentro della parola e con il fiato sospeso canta la vertigine di ogni frattura. Va e porta con te il fuoco di ogni fusione, amalgama il tempo con la voce che chiama, non scordare radici e amuleti magie infantili da cui rinascerai. * Conto i passi del giorno sazio m’addormento nel buio della sera, cerco quei sogni sfuggiti alla memoria e dormo in un sonno leggero, mi cullo con il pensiero di te. Conto le volte che ho incrociato il tuo sguardo non ricordo il numero infinito di attese e appostamenti, ora non mi basta più averti a fianco saperti nel tuo sonno a sognare gli incauti momenti della vita. Tutto ha la perpendicolarità dei ricordi il liquido magma che invade il fiume sassoso e limpido oltre la sera. * Ho cercato fra i volti della povera gente, fra i miti degli orfici canti e infine tra i miei spaesati mattini, non ho trovato mappe nuove, solo le imbarazzanti scene di un bizzarro specchio che deforma la solitudine. Nulla cambia, il cucchiaio nella tazza del latte vorreb