Federico Preziosi, "L’uomo qui assente", Delta 3 Edizioni
Dove si ferma la notte
Credimi adesso, credimi ancora,
non era l’altrove né il tarlo
all’ultimo sguardo che scese dal volto
penetrate le viscere del talamo,
ma dove si ferma la notte
si ricongiunse il tremore alle spalle.
Rimasi di sasso all’inverno:
la mia sete nell’utero di ghiaccio
così pronta a infrangersi
in libero volo dall’alto
come una stalattite
franta al tempo del marmo,
tomba del senso, progenie del grembo.
*
Qui accade
Qui accade il tempo nelle sfumature
delle ombre incancrenite tra le forme
a me prossime, care, irrinunciabili.
Qui accade quel radioso compensarsi
di un niente che si cela alle mie spalle
e come allora qui ritrova il giorno
sopravvissuto a un’intera esistenza
la mia scrittura fitta del tuo «nostro».
*
Le cose inesatte
Per le cose inesatte c’è un attrito
e l’uomo a cui ripenso le dispone
offrendosi all’autunno che si aggira.
La posizione presa lo avvicina,
quel non saper più stare dentro me
sostanzia la vanesia distopia
e poi c’è altro, una malinconia.
*
Docile
Com’è docile il tempo che si abbraccia
ai corpi morti, quante premurose
immagini ritornano alle vite
e con quale pietà si può distruggere
il male che possiede le fattezze
di un uomo solo, a patto che sia uno.
*
È certo
È certo che la fine non ritorna,
un punto fermo in carne e ossa e ossa
di una stazza possente del confine
che sgretola le membra prima e vive
ancora nella mente d’altri tempi
quelli presenti, solo quelli, in quanto
al dopo sorge un dubbio che rimette
a nuovi mondi, i più insperati sogni.
*
Il male perbene
Si parla della nebbia ormai interrotta
dei corpi cumulati sottoterra
da quell’ultimo giorno, delle lune
in fasi differenti e il farsi mondo
malgrado tutto. Perché intanto insiste
la voglia di chiarezza dietro ai denti,
ma nulla nel sorriso sa accettare
che sia perbene il male quotidiano.
*
L’uomo morto
Non abita più il dolore da tempo
sull’uomo morto in cameretta
senza espressione né parole e se
ascolta il cigolìo dell’anta aperta
non fa differenza
non lo divora alcun risentimento
qualsiasi cosa indossi fa lo stesso
non andrà a quella festa
fuori coi capitani di un’azienda
nessuna cortesia a una donna sola
confinata nell’angolo in disparte
tra gli schiamazzi vari al ristorante
il peso dei vestiti non lo smuove
figuriamoci l’amore
è un fatto strano sapersi morto
e nessun cordoglio.
*
Federico Preziosi, nato ad Atripalda (Av) nel 1984, vive a Budapest, in Ungheria, dove lavora in una multinazionale. Insieme ad Armando Saveriano è fondatore della comunità Versipelle, per la quale conduce su YouTube trasmissioni di divulgazione poetica, tra cui "La parola da casa", con Giuseppe Cerbino, e "Poesie di guerra e di pace". Tra le sue pubblicazioni precedenti si ricordano Variazione Madre (Controluna - Lepisma floema 2019), Messa a dimora (Controluna - Lepisma floema 2023).
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