Gian Piero Stefanoni, quattro poesie inedite


Svela la terra l'attesa

Ma la carezza non insegue proclami,
conosce storia e rigetti dispiegata
nell'occlusione dei contorni.

Spartisce restando aperta
l'odore senza fine dei nomi,
il reticolo dei volti
nella memoria ferita degli oggetti.

Nella misura delle solitudini
svela la terra l'attesa,
il no servito degli uomini
nella imputata mattanza dei crediti.

*

Risvegli

Lo vedi come si muove fuori dall'acqua
lo sguardo nella fissità che non gli sopravvive.
Scuote il capo a sinistra e a destra dalla coda
la scaglia d'argento ora nella ripulsa dell'aria.
Sa solo questo percuotere, e questo battere senza fondali
essere del mare separato a terra.

*

Camminanti

Non teme chi non ha vita
ma sposta l'altare- alza il numero
nell'ammonizione adesso visibile
dei ricoveri e delle piazze fasciate.

Non è pensabile anche in noi
ciò che allo specchio riappare
non più dell'altro ma nella carne,
nelle case, il provvisorio scontornando l'abisso.

Non è pensabile- e non si fermano
nel sottomondo stabili e labili-
nel sottomondo nel mondo
che di noi non ha veste.

*

Perseidi

Troppo umano per scindere
la bellezza dalla morte,
il compimento dal dolore.

Io scelgo la gioia che viene
dalla resa: la scienza, la lingua
della mia finita condizione.

*

Gian Piero Stefanoni, nato a Roma nel 1967, laureato in Lettere moderne, ha esordito nel 1999 con la raccolta In suo corpo vivo (Arlem edizioni, Roma- prefazione di Mariella Bettarini). Sono seguite in cartaceo e in ebook una decina di titoli, l'ultimo dei quali è Lunamajella (Cofine Edizioni, Roma , 2019). Presente in volumi antologici, suoi testi sono apparsi su diversi periodici specializzati e sono stati tradotti e pubblicati in greco, maltese, turco e spagnolo ( Argentina, Venezuela, Cile e Spagna) oltre che in Francia e in Italia nel dialetto di aree romagnole, abruzzesi e sarde. Già collaboratore con “Pietraserena” e “Viaggiando in autostrada” è stato redattore della rivista di letteratura multiculturale “Caffè” e, per la poesia, della rivista teatrale “Tempi moderni”. Dal 2013 sempre per la poesia è recensore di poesia per LaRecherche.it e dal 2014 giurato del Premio "Il giardino di Babuk- Proust en Italie".



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