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Gian Piero Stefanoni, "La costanza del cielo", Il ramo e la foglia edizioni, 2024

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Tutti gli addomesticabili mondi Tutti gli addomesticabili mondi e gli ordini eternamente riferibili ma sotto qualcuno ha parcheggiato di nuovo di fronte all’uscita - e il mare non ha confini non accettando più di bussare. Così, nel sonno, sei ancora tu l’intruso, l’occhio lungo la spina di pesce, la notte senza riflessi nel giorno che cede alla sete. * Il sogno degli altri Nella costanza dei morti, nel loro tornare e aggiungerti al numero, giunge poi il tempo del sogno degli altri, della spinta che il mondo ti chiede, dell’alba dispersa nei mondi ormai muti. Giunge poi il tempo infestato dalle scimmie, della casa bendata, delle mura bagnate. Giunge poi il tempo in cui finalmente ti trovi. * Dall'Europa Casa è dove hai il tuo mostro. È questo l’odore della morte che si fa abitudine, questo lo scarto del legno che si fa fondamento. Non ha più sorprese la scrittura del mondo. * Il cielo piega la testa Il cielo piega la testa, l’amore guarda e restituisce, senza aggiungere per la notte...

Gian Piero Stefanoni, quattro poesie inedite

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Svela la terra l'attesa Ma la carezza non insegue proclami, conosce storia e rigetti dispiegata nell'occlusione dei contorni. Spartisce restando aperta l'odore senza fine dei nomi, il reticolo dei volti nella memoria ferita degli oggetti. Nella misura delle solitudini svela la terra l'attesa, il no servito degli uomini nella imputata mattanza dei crediti. * Risvegli Lo vedi come si muove fuori dall'acqua lo sguardo nella fissità che non gli sopravvive. Scuote il capo a sinistra e a destra dalla coda la scaglia d'argento ora nella ripulsa dell'aria. Sa solo questo percuotere, e questo battere senza fondali essere del mare separato a terra. * Camminanti Non teme chi non ha vita ma sposta l'altare- alza il numero nell'ammonizione adesso visibile dei ricoveri e delle piazze fasciate. Non è pensabile anche in noi ciò che allo specchio riappare non più dell'altro ma nella carne, nelle case, il provvisorio scontornando l'abisso. Non è pensabile- e n...