"Fresco di stampa": Massimiliano Bardotti, “La disciplina della nebbia”, collana portosepolto, peQuod, 2022


Oramai solamente attendo
(ogni giorno vivendo intensamente)
l'attimo eterno del ritorno,
quando casa saranno le tue mani
la cura di un lento preparare
per la famiglia amata il pane,
come non fosse il quotidiano lavorio
ma l’opera di un Dio innamorato
che nulla serba di sé, se non il dono.

*

Bisogna essere prossimi alla terra
avere già nel corpo l’ambizione della fossa.
Sentire nella carne l’appassire delle ore.
E come si fa urgente fare il bene
praticare la salvezza.

Avere già negli occhi un po’ di quello che vedremo
quando gli occhi chiuderemo a questa luce.

Bisogna poi saperlo un po’ di cielo
averlo imparato dall’allodola e dal gufo.
Seguire come cambia la stagione
intuirne nei colori le promesse.

E poi bisogna andare
quando è ora essere pronti.
Allora sarà chiaro finalmente
che avevamo fatto tante prove
che in fondo vivere è coltivare
il seme eterno dell’attesa.

*

Un giorno, molto presto
rinverdiranno tutte le cime
(degli alberi, delle montagne)
le ali dei migratori, tese a intercettare il vento
voleranno lontane, in una differente stagione.

Allora sarà come rivedersi,
ci sarà ancora tempo per qualunque cosa
ma nessuno ne avrà voglia;
vorremo solo stare fermi e guardarci
scorrere i lineamenti, tacere
e poi stringerci, senza farci più male
stremati addormentarci
e aspettare, come dovesse fare giorno
da un momento all’altro.

*

Sognano i bambini, ma non raccontano
agli adulti i loro sogni, solo ad altri bambini:
è necessaria una simile statura per abitare
mondi invisibili. Di notte certe creature hanno fame
e noi non sappiamo prevedere la prossima carestia.

Se aperti i nostri libri non cantano più.

*

Averlo saputo fin da bambino
che certe lacrime non lavano i volti
si consumano lente
e non si può versare una goccia in più
della tristezza che ci è data.

La felicità invece
quella non ha proprio misura
ma di cose così, noi abbiamo paura.

*

Massimiliano Bardotti​ (1976) è nato e vive a Castelfiorentino. Pubblica tra gli altri: Il Dio che ho incontrato (2017, Edizioni Nerbini), I dettagli minori (2018, Fara Editore), Diario segreto di un uomo qualunque, appunti spirituali (2019, Tau Edizioni). A marzo 2020, sempre con Fara editore esce Il colore dei ciliegi da febbraio a maggio, nel mese di maggio 2021 esce Idillio alla morte, scritto con Serse Cardellini.  A giugno 2021, per Puntoacapo Ed. esce La terra e la radice





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