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"Fresco di stampa": Paolo Pera, "Pena di me stesso", Edizioni Ensemble, 2022

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Le nostre foglie negli ossari Poniamo le nostre foglie negli ossari, Le termiti ci rodono i calzari. Mercurio leggiadro vola Portando le interpretazioni Nel luogo del riposo, lì oso abbandonare Le mie fatiche alla disgregazione. * Maturità raggiunta Qui non si muore ancora, E nessuno sta morendo. Il tempo passa, e ci lascia Un senso di meraviglia: Se la giovinezza era l’età Della morte imperatrice, ora Stranamente piomba l’Eternità Di quei giorni che paiono Un’unica cosa, una realtà Piena di scibile in cui affoghiamo. * Il buio nel cortile Nell’eternità della notte, Gocce di mollica bianca. Io – rarefatto – assumo L’immagine che sputa le ossa D’un gemello caduto Disperando dell’altrove... V’è come un vecchio Signore Che attende i più bei giovani, Ma infine – poiché bisogna morire – Li rimanda tutti più in là. * Prima e dopo ogni esame Tutte le afte che il cielo mi dona Crescono in coro Allorché mi preparo Per quegli esami Di cui ho paura. È tanto bello scoprire le cose, Ma dover dimost