Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Paolo Maccari

Paolo Maccari, due poesie inedite e un poemetto inedito

Immagine
Nascere Aspetto. I girini si agitano nella pozza. Sgorbi neri sognanti una coppia di zampe, poi un’altra. Aspetto fuori. A qualcuno sbucano le zampe. Gli altri lo festeggiano astiosi. L’invidia favorisce il processo. Si moltiplicano zampe nei corpi viscidi. Aspetto fuori, obbediente. La pozza si sommuove. La vita in atto. Si consuma qualche vitale delitto. Chi ha due coppie di zampe lo approva. Aspetto fuori, obbediente alla legge. Dolore e desiderio sommuovono la pozza. Do un ultimo sguardo. Mi concentro. Sbuffo.  Il semaforo rosso attenua il suo ghigno. Un altro ultimo sguardo. Ecco il verde. Mi tuffo. * Sparire Cilindri sfocati, al crepuscolo, si librano sull’Elsa.  Moscerini. Quanti milioni sono? I cilindri che fanno stanno come lanterne sopra la lenta corrente verde. I cavedani nuotano a fior d’acqua ma a saltare è sempre  uno invisibile. Imprendibile. Tra un minuto è buio. Tra pochi giorni estate. Tra il fiume e la sera e il sambuco si srotola un discorso riposato. Il ragazzo sta

"Fresco di stampa": Paolo Maccari, Quaderno delle presenze, Le Lettere, 2022

Immagine
Scarabocchi Muri bianchi così sporchi ce li hanno solo stanze abbandonate alla fantasia disabitata della muffa, o quelle dove vivono bambini. Qui viveva un bambino abbandonato ai pensieri. La fune d'acciaio delle associazioni calava verso il basso l'ascensore dei suoi pensieri. Seminterrati. Auto spente in ordine e agghiaccianti. Ora la stanza, sbiancata da neon clamorosi e liberata dal disordine dei mesti giochi, sarebbe ancora più lugubre se le pareti non fossero ancora sporche di delicatissimi graffiti. Venite a leggere, guardate i disegni. Non aveva previsto il bambino abbandonato questo presente. I suoi draghi non sono ammansiti. Hanno espressioni decise, denti sbaffati di rosso. Ringhiano i musi di altri bambini mostri. Gli incubi sono sbalzati da bieche febbri di colori. Qualcuno sta uccidendo i suoi cari che passano al sangue da un sonno distratto. Non portate in questa stanza mai più il bambino cresciuto. Capirebbe le cose sbagliate e come un idiota sarebbe felice. * R