Alessandro Franci, "Debutto nell'oblio", Interno Libri, 2024

La linea di canneti e parcheggi, le grida di bambini sui cementi dei piazzali e i camposanti silenziosi come frontiere. I predestinati sorridevano coscienti dei futuri certi lungo strade sicure di ciminiere con mattoni rossi e fumi; quando si persero tutti inghiottiti da ogni punto cardinale lasciarono il campo alle intemperie, ai disarmi, abbandonati e abbandonanti insieme. * I ferrivecchi, le auto smontate i frigoriferi abbandonati i boiler sfondati, taglienti di ossidi rossi, i laminati delle coperture dove le ruggini mordono i pali, nelle discariche rifugio delle serpi di cani a rovistare con i musi nei bidoni nei tempi infiniti lungo le scarpate prima della strada e dei segnali luminosi. * I muri a secco, i campi di trifoglio, dimore di gasteropodi, l’edera tenace, gli ornamenti lungo i rivoli asciutti incisi dai liquami, giacigli e trappole da prede negli anfratti infetti di noie, sonnolenze di ombre pomeridiane e polveri sacre da bruciare come incensi di chiese buie. * Gli svezz...