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Violante Vibora, cinque poesie inedite

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Essere creativi, creare disturbo essere una luna piena che si infrange, lenta nel mare mandare scintille lunari in bocca ai pesci infastidire, infastidire, infastidire * Amati miei alberi eccentrici, personaggi fuori dalle righe insubordinati individui, ribelli, ribelli, fogliame d'ombre vi vidi cadere, morire, sotto ai colpi armati umani, cari ma non era vero, dolci ingannatori, verdi padri e madri ora io so che siete tutt'ora qui, viali, secoli, boschi, tronchi chiomati smeraldini dei, mi accompagnate, in vita mia nessuno ha osato tagliarvi le linfe, nessuno nel mio incubo ha agito, contro me e contro voi, popolo magnifico, divino. * C'è un picchio in giardino ieri l'ho visto calarsi tra i sassi afferrare col becco una crosta di pane ora lo sento battere su un tronco in alto, risuona, si ferma, silenzio. * Davanti a un sacro olmo una donna di sessant'anni, una matrioska con dentro una ragazza, una bambina, uno spirito, un lupo, si ripromette di resistere: io resis