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"Fresco di stampa": Valentina Casadei, "Abitare la ferita", i Quaderni del Bardo, 2024

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Così lontano, così vicino annidarsi quell’assillo ripetermi a memoria i detti dei saggi seguirne le dottrine provenire da un’altra solitudine come alieno triste con una coscienza da genio nel rigore dell’anima e l’incomprensione dei propositi vacillare quella saldezza sentirmi a casa nei pianeti * Ferita dalla parola nella convalescenza della luce ridai alla cornice del capo una parvenza di paradiso aureole come aloni di unto e tutto s’invola nel turbinio del tuo soffio triste mentre Itaca è in fiamme e attende corpi grondanti che abbraccino il fuoco e spengano il dolore dell’incendio * Nella sosta scarna la polvere crea miracolose presenze la cena fredda grida il tuo nome porti via con te l’abitudine della sera quando un bacio diventa tempo e un rassicurante destino prima di andare a dormire preferendo al sonno una veglia feroce in cui l’illusione del tuo arrivo è solo l’aria di una silhouette che trema un minuscolo incendio fatale * La mia adorazione per i tuoi spaventi per la tua g

Valentina Casadei, quattro poesie inedite

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Testi tratti dalla raccolta inedita " Per dirmi che c'è altro" * Dare il cuore prima del tempo sabotare la gemma accarezzare le ombre la pietà s’inchina alla tua coscienza senza tormento ai cerchi che il sasso crea nel fiume e quel dio che nessuno sa trovare è il lasciarsi cadere all’indietro per vivere fino a morire il tormento, la seconda volta è solo abitudine * Il complotto degli spettri mi chiede se la preghiera ha curato lo squarcio? Porgo l’altra guancia al clone del mio aguzzino e l’universo senza memoria continua a girare sotto la luna di mezzanotte C’è solo una sola parola che non vorrei dimenticare * Nella sosta scarna la polvere creava miracolose presenze la cena fredda gridava il tuo nome portavi via con te l’abitudine della sera quando un bacio diventa tempo e un rassicurante destino prima di andare a dormire preferendo al sonno una veglia feroce in cui il miraggio del tuo arrivo è solo l’aria di una silhouette che trema un minuscolo incendio fatale * Bufere

Valentina Casadei, tre poesie inedite

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Così lontano, così vicino annidarsi quell’assillo ripetermi a memoria i detti dei saggi seguirne le dottrine provenire da un’altra solitudine come alieno triste con una coscienza da genio nel rigore dell’anima e l’incomprensione dei propositi vacillare quella saldezza sentirmi a casa nei pianeti * Illudere il passaparola della consistenza del solco che lascia il pensiero nel mio alveolo e la riverenza del perdono soffoca dubbi e dinieghi Scoppia la crisi della presenza * Dentro ai nodi stretti rannidati i miei strilli slacciati se il tempo mi prende tutto la nave che parte e non fa ritorno la corda dell’arco ben tesa la freccia puntata sulla preda per catturare il pianto e ferirlo nella crepa * Valentina Casadei è una sceneggiatrice, autrice e regista italiana.  Ha pubblicato tre raccolte  di poesie:  Tormento Fragile (Bertoni Editore, 2018), Il Passo dell'Inerzia (SaMa Edizioni, 2020) e  Uno Più Uno Fa Uno (Edizioni Ensemble, 2020). La poesia contemporanea in lingua italiana  

Valentina Casadei, tre testi inediti

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Spingere la porta camminare senza inciampo tradita un migliaio di volte mi chiedo a cosa serva la luce il distaccarsi lento dopo l’amore il mio gesto sospeso a metà e nei guizzi di freddo lento Traboccare * Scalcio come angelo-cavallo come fresco lenzuolo pulito sbandiero il possesso e la voce rauca dello zero sprigiona quell’essenza senza pace di notti insonni scatena così lo spavento in tutto il suo candore bambino demunito senza smettere di salire l’uccello becchetta l’ultimo dito aggrappato alla scala cadere è il brivido che manca e il suolo diventa elastica salvezza rimbalzo facile capriola * È ora di dormire chiudere gli occhi nel buio che non conosce misteri ma sfumature scure di fogli sbavati col gomito ne conosco nelle notti di genti che crepano di gelo * Valentina Casadei è una sceneggiatrice, autrice e regista italiana. Diplomata in storia del cinema al Dams di Bologna e in sceneggiatura all’Eicar di Parigi, ha scritto e diretto tre cortometraggi: "Tutto su Emilia”, &q