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Simone Ruggieri, "Gli occhi di mattina", Arcipelago itaca Edizioni, 2022

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Quando il buio si fa pesto il primo freddo sta intaccando la tua stanza. Tu sorridi in primo piano a mio padre nella foto mentre dormo nella multipla. Sei lo sfondo e il residuo di ogni giorno. * Il mio sonno è la sua veglia. Sta nelle cose, così sia. Il messaggio parte tardi, arriva presto la risposta. Comunque in quel destino in cui si desta e scrive, e io disteso leggo, si accorcia la distanza, vera. E la grande illusione deve essere sincera. * L’attesa e di là da venire la terra. Io sono un Simone qualsiasi: si compie in un borgo, di cui ignoro i contorni, la quiete che è la tua casa. * Le prove generali dell’amore somigliano a un reticolo di fiumi che sfociano nel mare sotto un arco. Se penso al tuo sorriso alla locanda da questa prospettiva si staccano due volti su tre quarti di luna in tutte le vigilie di stasera. * I versi di cristallo di Petrarca e brani popolari per stordirmi, voglio soltanto questo questa sera. Non ho bisogno d’altro per stordirmi. Nella mia nuova stanza ora