"Anteprima Portosepolto": Antonio Fiori, "La stessa persona", peQuod, 2024
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidzOHYykbgGDqz85NwJ_FpE-HueDAjVYwxXEcgS0tACzLeRFzWyP_UJGxHL85VI_C8bfPRLoZmgdmDmrATUgentRKtxdBBRap-2uYaY_UYibm0dEofhn_nDfXYZdim6gry2VgdB5r5-KH-C_ABNmAJXeFDo9kHxKgIK7iA5JoGm_o2bEBBPSVHgN2nzhk/w640-h360/Fiori.png)
Venire e svenire , orgasmo e mancamento – le due piccole mancate morti che ogni volta c’illudono di ritornare a vivere. Alla fine del brevissimo sogno solo liberi, invece, di morire di nuovo. * Cancellare dalla rubrica chi ci ha lasciato costa molta fatica, sembra d’infliggere la morte un’altra volta. Io, per esempio, non l’ho mai fatto – conservo tutti i numeri coi nomi e li travaso quando cambio telefono. Mi dico sempre che troverò il momento di ricordarli tutti nei miei versi. Anzi, inizio adesso, ricordando Sergio. * Ci incontreremo ancora ma non nel futuro – saremo di nuovo insieme nel nostro passato. Un giorno, chissà, ci vedranno dal telescopio puntato su questo pianeta – con un solo sguardo violando il tempo e lo spazio. * Si ritornasse a discutere degli angeli agli amanuensi che copiano instancabili alle giaculatorie senza vanti alla vera attesa della fine, si ritornasse ai lunghi viaggi in carovana ai voti per salvare i moribondi alle povere vite di trent’anni... forse saremm