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Silvia Rosa, seconda classificata Premio Poeti Oggi 2023

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Passaggio undici In certi pomeriggi di novembre una luccicanza d’acqua scivola sui vetri della stanza e nell’acquario della tua vita fitta di silenzi come un’onda domestica si alza schietta a lambire le pareti e il riverbero opale degli assenti: sono schierati in un piccolo esercito sulla credenza, incorniciati d’argento, si affacciano bidimensionali e sorridenti dal bianco e nero del loro limbo di frontiera, sembrano volerti dire che tutto scorre in un imbuto di giorni e che la sete vera non ha conforto, finché la pioggia non cancella l’orma fragile del tuo corpo. * Silvia Rosa nasce a Torino, dove vive e insegna. Tra le sue pubblicazioni: le raccolte poetiche Tutta la terra che ci resta (Vydia Editore 2022), Tempo di riserva  (Giuliano Ladolfi Editore 2018), Genealogia imperfetta  (La Vita Felice 2014), SoloMinuscolaScrittura  (La vita Felice 2012), Di sole voci (LietoColle Editore 2010 – II ediz. 2012); il volume antologico Confine donna: poesie e storie di emigrazione  (Vita Act

Risultati definitivi Premio Poeti Oggi 2023

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La giuria del Premio Poeti Oggi 2023 formata da Fabrizio Bregoli, Claudia Di Palma, Gabriele Borgna, Annunziata Felice e Luca Bresciani, ha definito la seguente classifica relativa ai poeti finalisti selezionati tra i 174 iscritti al concorso. Primo classificato :  Raffaele Floris Seconda classificata :  Silvia Rosa Terzo classificato :  Gabriele Marturano Premio Speciale della Giuria : Francesco Balasso, Francesco Cagnetta, Giuseppe Cavaleri, Antonio Nazzaro, Anna Salvini Finalisti a pari merito: Salvatore Annunziata, Riccardo Campion, Elvio Carrieri, Danila Di Croce, Andrea Loliva, Paola Mancinelli, Gianni Salis. Poeti Oggi pubblicherà i testi degli autori menzionati entro l'estate 2023 rispettando l'ordine di classifica. Per i poeti ai quali è stato assegnato il Premio Speciale della Giuria e per i finalisti a pari merito, seguiremo l'ordine alfabetico. Ricordiamo che i l concorso era rivolto a tutti i poeti italiani e stranieri e si articolava in un’unica sezione: Poesi

Raffaele Floris, vincitore Premio Poeti Oggi 2023

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Intermittenza Conoscono il patibolo dei muri, la diaspora dei crocifissi appesi: hanno aspettato tanto nel sentore del muschio e del salnitro. Le stagioni hanno marcato il passo, lo sconforto si è acceso ed è bruciata la candela. Che cosa ci diranno, in questa lotta di spettri che conficcano le punte delle lancette arrugginite ai polsi? Che cosa ci diranno dall’esilio degli orologi? Forse dovevamo pensarci prima: è bianca intermittenza quel lume acceso, quel silenzio buono. * La poesia di Raffaele Floris, composta in perfetti endecasillabi sciolti, si contraddistingue immediatamente per la nitidezza stilistica, l’impostazione lucida, l’armonia e la misura d’insieme. Colpisce la riflessione pacata, ma sempre profonda, sul significato del trascorrere del tempo, rappresentato con immagini efficaci, secondo un metodo affine al correlativo oggettivo, anche se non esente da un certo realismo di fondo che contribuisce alla autenticità dell’impostazione. “In questa lotta di spettri” che domina

Finalisti Premio Poeti Oggi 2023

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Siamo felici di annunciare che la giuria formata da Fabrizio Bregoli, Claudia Di Palma, Gabriele Borgna, Annunziata Felice e Luca Bresciani ha terminato il proprio lavoro dopo un'attenta valutazione dei 174 testi iscritti al concorso. I poeti finalisti della terza edizione del Premio Poeti Oggi sono: Salvatore Annunziata, Francesco Balasso, Francesco Cagnetta, Riccardo Campion, Elvio Carrieri, Giuseppe Cavaleri, Danila Di Croce, Raffaele Floris, Andrea Loliva, Paola Mancinelli, Gabriele Marturano, Antonio Nazzaro, Silvia Rosa, Gianni Salis, Anna Salvini Le poesie dei finalisti saranno pubblicate sul blog e sui canali social Poeti Oggi entro l'estate 2023 in accordo con gli autori interessati. Il poeta vincitore sarà reso noto venerdì 10 marzo attraverso la pubblicazione del testo che ha ottenuto il punteggio più alto. La poesia sarà corredata dal commento di ogni giudice e avrà una veste grafica raffinata. Ringraziamo con affetto tutti i partecipanti per aver deciso di condivid

"Fresco di stampa": Vittorino Curci, "Cadenze per la fine del tempo", Musicaos Editore, 2023. Segnalazione di Claudia Di Palma

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il commiato che sfugge alla pagina come di ogni cosa il senso che frana nel nulla di questa notte di pioggia. dalle finestre ancora accese l’eloquenza di uno sguardo fa gelare il sangue ogni volta che una goccia di luce si squaglia sull’asfalto “di me mi duole il dolore che non provo per tutto quello che non sono stato” * Glosse Marginali siamo tornati indietro più volte come ladruncoli scombussolati da un sole intermittente che ingessa le ombre. abbiamo fatto tardi a causa dei nostri dubbi “verbalizza anche tu i silenzi e descrivi attentamente ciò che vedi cercando nell’ovvio la lenta opera delle generazioni” è qui che abitavo, nei gerundi staccati da ogni scopo, nel vociferare del tempo che bordeggia il non ancora. tutto questo mentre sui rami dei mandorli esplodevano i fiori * Gli incurabili   ostinatamente in ritardo sul proprio tempo gli incurabili sono sempre in cattiva compagnia. nessuno può dire per quale ventura hanno gli zigomi spaccati, grondano sangue e ridono come ebeti. f

Sergio Gallo, "EDEN - memorie di un cittadino sospeso", Sensibili alle foglie, 2022

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Nutrie Lungo argini di fiumi irrequieti rotti da veleni, gorghi improvvisi in cunicoli bui e inaccessibili vivremo, tozzi miopotami rodendo gemme, radici, tuberi. Al soffice crepitio dell’alba pigri fantasticheremo di nandù grigi a spasso nella steppa di schive martinette dal ciuffo di armadilli, opossum bianchi cervi delle pampas e pecari dal collare. Dal Brasile alla Bolivia dal Cile alla Terra del Fuoco né castori, né ratti, né lontre ma uguali nell’arte natatoria nello sterminio per la pelliccia; tra detriti, liquami, putredini simili nel fiutare l’acre odore dei nostri persecutori. Per non soccombere alla cruenta estinzione impareremo a convivere con arcigni dominatori? * Waste of money La strada di montagna non segnata sulle mappe in lucide lastre di cemento taglia orizzontale i magri pascoli riarsi per l’assenza della pioggia proprio poco prima che il pendio tra secchi larici, si faccia ripido. A differenza di tortuosi sentieri tratturi in terra o in pietra antiche mulattiere pe

Luca Pizzolitto, quattro poesie tratte dalla raccolta inedita “Getsemani”

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Tradito e perso l'istante esatto del fuoco, la cinerea grazia del viso inciampo , ombra rubata al sole disfare la stanza in cui abbiamo vissuto - ho cercato casa, riparo nel vento. * Nella calma di candele nei muri in pietra di questo monastero - bianca memoria dell'acqua - ora che tutto rinasce, ora che ogni cosa volge alla pace. La sacra attesa è odore di incenso e candele, una sterile fame il respiro del giorno l'antico, perduto mio tempo. * Custodite, dici, custodite del ventre la piaga, il caldo respiro dei sassi, i corpi separati così vicini al morire. Le vuote stanze di Dio misurati spazi in rumorosa quiete. * Fiori celesti a lato della strada, le luci al neon di questo bar sopravvissuto ai morsi della notte, volto straniero che porti il mio nome le ore a fissare il vuoto, il molo di Sikinos, la vita scelta e poi donata. * Luca Pizzolitto nasce a Torino il 12 febbraio 1980, città dove attualmente vive e lavora come educatore professionale. Da più di vent'anni s

Omaggio a Giampiero Neri (1927 - 2023)

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Due tempi La civetta è un uccello pericoloso di notte quando appare sul suo terreno come un attore sulla scena ha smesso la sua parte di zimbello. Con una strana voce fa udire il suo richiamo, vola nell’aria notturna. Allora tace chi si prendeva gioco, si nasconde dietro un riparo di foglie. Ma è breve il seguito degli atti, il teatro naturale si allontana. All’apparire del giorno la civetta ritorna al suo nido, al suo dimesso destino. * Mimesi Delle figure e dei fregi si osservano sulle ali delle farfalle e in altre specie diverse ornamento e difesa insieme, simili a cerchi e disegni detti anche macchie ocellari, sono una varietà di mimetismo l’immaginario occhio di Dio che guarda. * Segnali Dei vari colori pericoloso è il giallo accompagnato al nero nella forma dell’ape e di altre specie più rare, e la diversità dei grigi dei bianchi specialmente. * Variazione Si nasconde il gufo sul ramo durante il giorno, si adatta a una diversa parte nel suo breve travestimento. Ma col variare del

"Anteprima Portosepolto": Ezio Settembri, "D'altra luce", peQuod, 2023

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Dalla terraferma mi arriva sul cellulare lo spettacolo della morte, un povero cristo precipitato in un pozzo. Nessun avanzo di pietà ad ornamento del buio. Lo rimuovo con cura dalla memoria dell'apparecchio e riprendo con voi la navigazione. * Incubo Nella casa delle vacanze sorgerà una base militare. Le ombre che scorrono orizzontali sui campi sono dei camion, dromedari che attraverseranno un deserto di asfalto. Da troppo tempo la tua voce rotta, babbo, non ci raggiunge più, mentre guardiamo morire le tue rose sotto il filo spinato. * Gratitudine Per il dono del vuoto e la noia tribolata del lavoro, per tutti i piccoli fastidi che mi difendono dalle comodità. Per la memoria dei miei cari, ogni giorno più vicini e più lontani, per l'infinito sapere del respiro e delle viscere, per l'invidia e il castigo del limite. Per la luce alta sopra di me, così carica e innocente. * Gianluca Metti i suoi panni di campagna per somigliare a lui in tutto, quando sali sul trattore. Curvo s