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"Fresco di stampa": Alfredo Rienzi, "Sull'improvviso", Arcipelago itaca Edizioni, 2021

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Sono il punto sul bordo della pagina, non il sostantivo o il tratto rosso spesso che lo sottolinea, non la chiosa: il punto. Non posso essere cancellato che dal fuoco. * Sottili i confini tra le stagioni: quasi senza preavviso si passa da una all’altra: minime tracce sperse nel soffio tramontàno segnano la primavera e la morte. * Questa luce che ora torna a crescere dove la deporremo spenti gli occhi in una notte a dicembre? c’è stato tempo per disporsi, dici verso il giusto angolo d’occidente è che il tempo non è mai quello giusto e le partenze hanno il suono ottuso della frana che coglie all’improvviso * Attesa degli invisibili Siete la mia ossessione cinguettii, trilli, fischi alfabeti brevi e indimostrati voci che non vestite corpo né ala nell’estate tra il fogliame ma io ho dell’autunno la pazienza e aspetterò il ramo denudato, del raggio la pendenza esatta sarà improvviso all’occhio l’apparire, e breve. * Volarono i nibbi sulla Luna: non casuale fu la scelta del campo di battagli

"Fresco di stampa": Alessio Paiano, "Punti di fuga", Arcipelago itaca Edizioni, 2021

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Intagliata tesserina del libro, tu formi la parola che indica la direzione, la via sdrucciolata del verso, il vuoto, la morte a capo. Ti nascondi nell’occhio della sposa, ti fai lacrima che bagna la bocca, scorri rossa tra pagine ingoiate: ma la tua anima è uno specchio opaco. * La città frantumata ha un lembo acuminato, il pungiglione di un’ape, la punta della fiamma di un vecchio santo, uno spiritello che ti indica il trampolino di un abisso: lì la città, antico relitto, si impenna e le correnti dei passati remoti ti trafiggono con lacrime morte. * - È chiaro che potresti intagliare una lingua di fuga che ti smembri il corpo e poi piano discendere al punto di snodo dove conficcare la lama: l’anima sfinirebbe al verso di sotto come un pallone sgonfio. - Ma a te più si addice un voltare di pagina, il capovolgersi della misura nel vuoto originario dello zero. * A volte è necessario sparire disperdere il nome nei percorsi dell’acqua e non chiedere più una parola ma lasciare che il mare c